Mentre incalza la discussione in materia di flessibilità nel mondo del lavoro, è ancora in corso la riscrittura della legge di Stabilità che farà da contenitore alla famigerata riforma Pensioni. Ad affermarsi quale proposta accreditata e dall'Esecutivo e dalle rappresentanze dei lavoratori è nuovamente l'anticipo pensionistico o prestito previdenziale, che abiliterebbe i richiedenti all'accesso alla pensione con tre anni di anticipo.
Così come ampiamente evidenziato nei giorni scorsi, il prestito dovrà essere restituito all'istituto di credito con rate fino a vent'anni. Al vaglio insieme all'APe anche le prime bozze di Opzione donna e Quota 41.
Nel dettaglio
Le tanto dibattute rate dell'anticipo dovrebbero essere detratte direttamente dall'assegno. Questa la maggiore penalizzazione per i (pre)pensionati che potrebbero vedersi sottrarre fino a un quarto della pensione per vent'anni, vale a dire ben 400 euro in meno. Nel caso paventato di decesso del percipiente, sarà arrangiato l'intervento di un'assicurazione.
Se il piano APe pare ormai assodato, ancora in dubbio è la presa in considerazione del cavallo di battaglia del Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano noto come Quota 41.
L'opzione, che permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione vantando solo quarantun'anni di regolare contribuzione, è stata fino a ora trascurata tanto dal Governo quanto dai sindacati. In ogni caso, nel corso dei prossimi vertici di fine mese, le forze politiche non potranno più permettersi di fare orecchie da mercante. Previsto per il 23 giugno il prossimo tavolo in merito al capitolo a parte di precoci e usurati, mentre in Parlamento la questione è all'ordine del giorno. Di fatto, l'eventuale approvazione della legge di Stabilità con i suoi annessi e connessi garantirebbe sì vantaggi a breve termine per i lavoratori generici, ma risulterebbe irriguardosa nei confronti dei tanti, troppi precoci che a gran voce chiedono il riconoscimento di quello che si ritiene provvedimento quantomai necessario. Per ulteriori aggiornamenti, clicca sul tasto "Segui" accanto alla firma.