Arrivano nuove dichiarazioni da parte del Presidente Inps Tito Boeri in merito al tema della flessibilità previdenziale e della mobilità lavorativa. L'occasione per un nuovo richiamo al tema della riforma previdenziale è stata l'undicesima edizione del "festival dell'economia di Trento", dedicata alla crescita di lavoro e welfare. Durante il proprio discorso, l'economista si è scagliato contro le regole che impediscono al Paese di avere mobilità nel lavoro, come ad esempio quella delle ricongiunzioni onerose.

Per Boeri queste misure insiste nel sistema previdenziale "non hanno senso", sia perché sono inique, sia perché scoraggiano le persone nel cambiare il proprio lavoro visto le conseguenze di lungo termine sulla propria storia contributiva. In base a ciò, il Presidente del primo istituto di previdenza italiano chiede di avviare una riforma ad hoc, in grado di ridiscutere simili aspetti del sistema pensionistico pubblico.

Riforma pensioni e busta arancione: annunciata l'integrazione con il secondo pilastro

Nel frattempo non sono mancati riferimenti alle altre operazioni già avviate dal Presidente dell'Inps in favore dei contribuenti.

È in particolare la busta arancione a presentare delle novità, visto che a breve si avvierà una sperimentazione con la quale nelle proiezioni dei futuri assegni saranno integrate anche le stime relative agli accantonamenti accumulati nella previdenza complementare. Boeri ha ricordato che lo strumento appare come "un modo di dare informazioni non solo sul futuro pensionistico, ma anche su quanto si è versato". Nella pratica grazie all'invio a casa della busta arancione il lavoratore potrà verificare che all'interno della propria situazione contributiva sia stato contabilizzato tutto correttamente, avendo il tempo utile per poter effettuare delle correzioni qualora risultassero necessarie. L'estratto conto integrato con il secondo pilastro permetterà inoltre di avere sotto mano un quadro complessivo della propria situazione contributiva ed una stima effettiva del futuro assegno previdenziale.

Pensioni Inps: Boeri studia la busta arancione per i Parlamentari?

Stante la situazione, Boeri sembra fortemente intenzionato a voler proseguire nella propria azione informativa già tracciata in precedenza senza fermarsi davanti a nulla. Ha fatto parecchio discutere l'ultimo suo intervento risalente allo scorso maggio proprio sulla busta arancione, con il quale puntava il dito verso i vitalizi erogati in favore della politica. "Applicando le regole del sistema contributivo [...] la spesa per vitalizi scenderebbe a 118 milioni, con un risparmio di 760 milioni nei prossimi 10 anni". Anche se poi, a livello individuale, non tutti percepiscono più di quello che hanno versato: "vi sono 117 ex deputati e senatori con lunghe carriere contributive, per i quali il ricalcolo potrebbe comportare un incremento del vitalizio", ma complessivamente la presenza di un risparmio nell'eventuale riconversione attraverso il calcolo contributivo resta innegabile.

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