Per quanto riguarda il nodo della riforma pensioni, novità arrivano soprattutto intorno a due questioni di interesse generale: la prima riguarda la sentenza della Corte Costituzionale per quanto riguarda il 'contributo di solidarietà' voluto dal governo Letta; la seconda concerne, invece, le prospettive sul futuro previdenziale in Italia e quello che viene definito lo schiacciamento a '1000 euro', il fatto che, in un modo o nell'altro, con le recenti riforme si farebbe in modo che i pensionandi non possano aspirare a un assegno superiore a tale cifra.
Nel frattempo giungono anche altri aggiornamenti: Cesare Damiano ha chiesto per l'ennesima volta un anticipo di 4 anni e misure specifiche per una serie di categorie (tra cui i lavoratori precoci), in più ha parlato anche della possibilità di un incremento a 700 euro per le cosiddette Pensioni minime; sul fronte dei lavoratori precoci, invece, oggi 6 luglio potrebbe essere una giornata importante perché si prevede una presenza in diretta nella trasmissione Dalla vostra parte in onda su Rete 4.
La sentenza sugli assegni d'oro: pensioni, novità oggi 6 luglio
È una la vera notizia di ieri sul mondo delle pensioni, novità arrivano infatti dalla Consulta e sono di un certo interesse politico e sociale.
Il ricorso alla Corte Costituzionale, avanzato da ex-dirigenti dello Stato e altre figure che percepiscono pensioni molto elevate, sull'incostituzionalità del prelievo sugli assegni d'oro è stato bocciato: non vi sarebbero profili di incostituzionalità e le motivazioni sono essenzialmente politiche e sociali. Si tratterebbe, infatti, di un prelievo temporaneo, del tutto interno al meccanismo pensionistico, di tipo progressivo e che può essere giustificato per lo stato di grave crisi economica che sta attraversando il nostro paese. Gli assegni toccati dal 'contributo di solidarietà' sono stati quelli maggiori dalle 14 alle 30 volte rispetto al cosiddetto minimo Inps, cioè assegni dai circa 90mila euro annui a quelli superiori a 200mila euro annui.
Si sottolinea, comunque, che il prelievo è stato interrotto dal governo Renzi che non lo ha confermato: su questo punto espressamente politico, ovviamente la Consulta non si è interrogata, ma è un dato di fatto che l'esecutivo guidato da Matteo Renzi prova parecchio 'imbarazzo' nel dover toccare questa tipologia di privilegi. Interessante, comunque, è leggere questi dati sulle pensioni d'oro in connessione con i dati che stiamo per dare sul futuro previdenziale in Italia.
Il futuro delle pensioni: novità oggi 6 luglio 2016
Per quanto riguarda il futuro della previdenza in Italia sull'entità delle future pensioni, novità giungono a partire da alcuni calcoli di massima che sono stati svolti da Gianpaolo Crenca, il Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari.
Sulle pagine de La Repubblica, l'esperto ha chiarito come l'andamento delle pensioni nel nostro paese è da leggersi nel futuro a ribasso: le carriere discontinue e a basso rendimento e l'andamento del PIL, in aggiunta a leggi inadeguate, fanno prevedere una situazione in cui non si potrà godere di un trattamento adeguato e sostenibile. Della stessa tipologia, l'intervento di Sacconi che ha chiarito, invece, come, a causa delle ultime riforme delle pensioni con un mancato intervento sul welfare, aprano la strada a una generazione di pensionati tutti schiacciati sui 1000 euro di rendita previdenziale. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.