Le ultime novità di oggi 3 luglio sulla riforma pensioni APE 2016/2017 raccontano soprattutto dell'intervento di Tommaso Nannicini, il quale, in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, ha chiarito qual è il significato della concertazione con i sindacati e quali sono i punti sui quali il governo non è disposto a scendere a compromessi. Il sottosegretario è il vero e proprio mentore del dossier Pensioni e il governo Renzi ha affidato al giovane professore bocconiano sia la stesura dei documenti fondamentali sia la concertazione con i sindacati.

Nel frattempo, si segnalano anche altri due interventi di tenore opposto: su Il Giornale si sottolinea come la Brexit avrà un impatto non di poco conto sulla possibilità stessa di una riforma delle pensioni, mentre Cesare Damiano si è fatto nuovamente sentire chiedendo che l'esecutivo intervenga per limitare tutte le iniquità maggiori della legge Fornero.

Nannicini e i sindacati: novità riforma pensioni oggi 3 luglio

Le ultime novità di oggi 3 luglio parlano dell'intervista a Tommaso Nannicini sul tema della riforma pensioni 2016/2017: molti i temi in discussione, ma l'elemento più importante è quello politico, cioè riguardante il rapporto con i sindacati. Alla domanda diretta dell'intervistatore, infatti, il sottosegretario ha risposto chiaramente che quello che si cerca è la condivisione, ma non rappresenta un punto di non ritorno: in parole semplici, se i sindacati sono d'accordo è indubbiamente meglio, ma se dovessero opporre veti di carattere ideologico allora si andrebbe verso una soluzione non condivisa e senza grandi problemi di sorta.

Sul merito, poi, Tommaso Nannicini ha annunciato alcuni possibili 'aggiustamenti' per quanto concerne l'APE: innanzitutto, sembra difficile che l'anticipo possa arrivare a 4 anni come proposto ad esempio da Cesare Damiano; in secondo luogo, vi saranno 'sconti' per coloro che si trovano in difficoltà, ma l'anticipo avrà comunque un costo, anche dell'1% annuo, per chi ad esempio è senza pensione e senza lavoro; infine, si è parlato anche di 80 euro per le minime e di possibile accrescimento della quattordicesima, ma il tutto va sempre calibrato.

Insomma, con o senza i sindacati, la riforma pensioni si farà comunque.

Damiano, la Brexit e le novità riforma pensioni oggi 3 luglio

Ma gli interventi sulla riforma pensioni APE hanno riguardato anche altri aspetti: le ultime novità segnalano soprattutto un intervento sul quotidiano Il Giornale che mostra come la Brexit possa avere un impatto decisivo sullo stesso processo di riforma.

Il problema riguarda ancora una volta il sistema bancario italiano che, pieno di titoli 'spazzatura', rischia di essere quello più penalizzato dall'uscita della Gran Bretagna: il governo Renzi potrebbe finanziare nuovamente le banche e quindi i soldi per la riforma pensioni e per il taglio delle tasse potrebbero non essere più a disposizione. Intanto, Cesare Damiano continua la sua opera di 'proselitismo': il suo è un ruolo parallelo, le sue ultime dichiarazioni sono in linea con quanto espresso negli ultimi due anni e la sua richiesta è sempre la medesima, ridurre al minimo le iniquità della legge Fornero e risolvere una serie di contraddizioni del sistema, dagli esodati ai lavoratori precoci passando per le ricongiunzioni onerose. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.