Le ultime novità al 12 luglio 2016 sui precoci giungono da un post che ha pubblicato Roberto Occhiodoro sulla pagina ufficiale Facebook del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti'. L'amministratore del gruppo è stato ricevuto ieri dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini insieme ad una piccola delegazione di precoci amici e colleghi.
L'incontro iniziato alle ore 15 è stato, a detta di Occhiodoro, molto proficuo, i lavoratori hanno avuto modo di spiegare che la loro priorità resta la Quota 41 senza penalizzazioni legata all'età; secondo Nannicini la quota 41 verrà fatta 'prezzare' dalla Ragioneria Generale dello Stato. Nannicini è anche riuscito a rassicurare in parte i lavoratori. Vediamo cosa è emerso dall'incontro e tutte le novità positive.
Lavoratori precoci rassicurati da Nannicini: la riforma si farà entro fine settembre
La prima importante novità al 12 luglio 2016 che potrebbe ridare speranza ai migliaia di lavoratori in attesa da tempo di una riforma previdenziale giungono dallo stesso Nannicini. Roberto Occhiodoro riferisce infatti nel suo post di sintesi relativo al summit tra Governo e precoci che lo stesso sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha rassicurato che si cercherà di giungerà ad una soluzione entro fine settembre. Sembra dunque che sia stato accolto il messaggio lanciato nel corso della Conferenza Stampa da Cesare Damiano che il 6/7 scorso aveva incitato il Governo: 'nel bene o nel male è necessario chiudere il capitolo previdenziale prima del referendum'.
Occhiodoro riferisce che gli incontri non sono terminati, anzi è già stata richiesta loro la disponibilità per un nuovo incontro che si terrà i primi di agosto e avrà lo scopo di verificare i risultati emersi dalla Ragioneria Generale dello Stato. Occhiodoro fa sapere che i lavoratori precoci hanno già offerto la loro massima disponibilità per un ulteriore e costruttivo confronto prima dell'estate.
Precoci ulteriore rassicurazione: L'APE non inciderà sulla quota 41
Roberto Occhiodoro fa inoltre presente che è giunta un'altra importante rassicurazione per i lavoratori precoci contrari all'APE, infatti è stato detto che non interesserà la quota 41 e non inciderà su questa misura. Il meccanismo insito nell'APE è triplice: per i disoccupati e le altre categorie svantaggiate il prestito verrebbe accollato dallo Stato, le aziende che intendono fare una ristrutturazione interna si vedrebbero accollati i costi del prestito del lavoratore, mentre a pagarlo sarebbero tutti quei lavoratori che intenzionalmente decideranno di uscire anzitempo dal lavoro.
Da quel che si intuisce dunque in quest'ultima categoria che inizialmente aveva creato dubbi e polemiche tra gli iscritti al gruppo dei 'quarantunisti' non entrerebbero i precoci che sono ormai considerati in agenza 'un capitolo a parte'. Per chi volesse ulteriori specificazioni è disponibile il post pubblico di Occhiodoro sulla pagina ufficiale Facebook del gruppo che minuziosamente elenca tutti gli argomenti che sono stati trattati nel corso dell'incontro di ieri. Se invece volete rimanere aggiornati sulle ultime novità continuate a seguirci.