Desolante comunicato Anief che riguarda il personale Ata: secondo le ultime decisioni del Governo, non ci sono novità positive per questa categoria, così bistratta, di dipendenti della Scuola. Continua la disoccupazione e la difficoltà di andare avanti per migliaia di Ata, anche questo esecutivo non si è discostato da quelli precedenti, per quello che concerne le decisioni del futuro della categoria, anzi con il blocco delle supplenze Ata sono aumentati i disoccupati.

Le richieste Anief per il personale Ata, per rimediare alla situazione.

Anief chiede assunzioni per gli Ata

Ecco di cosa si lamenta l'Anief. Il nostro Governo, anziché comunicare le assunzioni su tutti i posti vacanti dei precari Ata, “potenziare” l'organico di questa categoria (misura necessaria e consequenziale alla Buona scuola) e procedere all'attribuzione del bonus per la formazione e il merito, anche per il personale Ata, ha emanato un decreto che conferma i tagli degli organici Ata di cui si chiedeva la revoca.

Quella che è stata per il Governo una decisione positiva, cioè la conferma dei 203.534 posti dell'anno precedente, prospetta nuovi tagli per traslato, perché si confermano tagli pari a 2.020 posti rispetto ai 205.554 posti autorizzati dal Miur due anni fa.

In più va detto, che quest'anno, non si adeguano gli organici all'aumento dei discenti, una situazione definita dall'Anief intollerabile.

Di solito, infatti, all'aumentare dei docenti e degli alunni nelle scuole anche l'organico Ata cresce, ma da anni non è più così. Nonostante la legge 107/2015 e l'aumento per il 2016/2017 degli alunni iscritti (8.687 in più dell’anno in corso), i posti in organico del personale Ata, anziché aumentare, diminuiscono, per di più con la penalizzazione operata dal comma 332 della Legge di Stabilità 2015, che ha previsto il blocco delle supplenze Ata, il funzionamento delle scuole è a rischio. 

A Renzi si chiede di rimediare ai tagli

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, ha richiesto per rimediare ai tagli di 50 mila unità, dovuti al dimensionamento scolastico (voluto dall’esecutivo Berlusconi con la Legge 133/2008, e a altri tagli ulteriori, degli anni successivi), di procedere alla stabilizzazione di amministrativi, tecnici e ausiliari, su tutti i posti vacanti (non solo quindi i 6 mila rimandati del 2015, promessi ma ancora non realizzati, ma anche altri 20mila assunzioni in ruolo, sotto forma di organico potenziato).

L'Anief ha chiesto anche di emanare l'atteso bando di concorso per i Dsga, e ha dichiarato che si sta muovendo su tanti fronti per contrastare le scelte, che negli anni hanno decimato il personale Ata, con una class action ed altre iniziative giudiziarie. Con la crisi occupazionale che c'è, tagliare tutti questi posti nella scuola, ha solo portato sul lastrico migliaia di persone, che non hanno più una stabilità economica.

Proprio in virtù della drammatica situazione di migliaia di persone, si chiede a questo Governo di attuare le attese assunzioni Ata. Niente, ad oggi, è stato fatto per l'incremento occupazionale nella Pubblica Amministrazione, anzi si è contribuito a quello che dal 2008 ha avviato Berlusconi: la demonizzazione del pubblico impiego e tagli allo spreco delle PA, riducendo i posti di lavoro.

Lo spreco non solo va eliminato spazzando via migliaia di posti di lavoro (quel poco che c'era), ma riducendo migliaia di voci di spesa inutili. Da Renzi il personale Ata si sarebbe aspettato lo stesso piano di assunzioni previsto per i docenti, eliminando così la "supplentite", senza creare disagi alle scuole e nuovi disoccupati con nuovi tagli alle supplenze e al numero dei posti in organico.