I risultati delle prove scritte del concorso docenti stanno evidenziando una particolare severità nei giudizi espressi dalle commissioni esaminatrici, severità che porterà all'orale una percentuale piuttosto bassa di candidati: addirittura, in diverse classi di concorso, il numero dei docenti ammessi alla prova orale sarà inferiore al numero dei posti messi a disposizione.

Concorso docenti, percentuale bassa di candidati ammessi all'orale

Tecnica della Scuola, a questo proposito, ha pubblicato una lettera sfogo, firmata da una docente, Luigina Favale, all'interno della quale si fa presente al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini e al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, come la 'supplentite', il cosiddetto male della scuola pubblica italiana, non si possa curare con un concorso inutile.

Se la percentuale degli ammessi all'orale è così bassa, vuol forse dire che i docenti italiani non sono abbastanza bravi? Non sono capaci nemmeno di schiacciare due tasti di un PC o di rispondere, in pochi minuti, a sedici domande di inglese? E' da qui che si riconosce il male della 'supplentite', ovvero che gli insegnanti non siano abbastanza capaci?

Docenti precari e concorso scuola: 'Aspettare, voce del verbo insegnare'

Nella lettera si fa presente al ministro Giannini come gli insegnanti 'bocciati' al concorso sono quelli che, da anni, mandano avanti la scuola pubblica italiana, quelli che si fanno onore di fronte ai colleghi di ruolo, quelli che ci mettono professionalità, pazienza ma soprattutto amore nell'arte di insegnare.

'Non ci ammaliamo, studiamo e aspettiamo' scrive Luigina Favale che sottolinea come i docenti sanno 'Aspettare, voce del verbo insegnare' e sanno essere invisibili al punto tale di non prendere stipendio per mesi e mesi.

Supplentite non si elimina con un concorso inutile ma esaurendo le GaE

La lettera si conclude, sottolineando come l'antibiotico giusto per combattere la supplentite sarebbe quello di esaurire le graduatorie ad esaurimento ('se si chiamano così un motivo ci sarà' la riflessione di Luigina Favale): la supplentite non si cura con un concorso inutile.