Potrebbe essere sostanzialmente una mini riforma Pensioni e non una revisione organica e strutturale della legge Fornero che se da una parte ha salvato l'Italia dal crack dall'altra ha creato una questione esplosiva sul piano sociale, con gli ultrasessantenni ancora al lavoro e i figli e i nipoti giovani disoccupati. Per il pacchetto di misure per la flessibilità in arrivo con la legge di Stabilità 2017, che fondamentalmente riguarda l'Anticipo Pensionistico, il Governo Renzi sarebbe pronto a investire non massimo di un miliardo e mezzo di euro, ben lungi dalle cifre auspicate dai sindacati e dalla minoranza del Pd che reclamano la pensione anticipata a 62 anni (e non a 63 anni come propone l'esecutivo) nonché la soluzione quota 41 per i lavoratori precoci, la proroga di opzione donna, la salvaguardia per gli esodati, ricongiunzioni previdenziali gratuite.
Anticipo Pensionistico per gli over 63 in arrivo a settembre
Quella di un miliardo e mezzo di euro per la prima parte di interventi relativi alla riforma pensioni targata Renzi è la "cifra limite" riferita da fonti di maggioranza, secondo quanto riporta oggi (8 agosto) l'agenzia di stampa Ansa. La cifra sulla quale i tecnici di Palazzo Chigi, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del ministero dell'Economia e delle Finanze si stanno esercitano in questi giorni di agosto per individuare il giusto equilibrio tra le varie misure previdenziali da inserire nella manovra finanziaria che sarà approvata in autunno.
Sicuramente è in arrivo l'Anticipo Pensionistico, secondo quanto confermato anche ieri dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Stefano Nannicini in un'intervista pubblicata sul quotidiano IlSole24Ore.
Pensioni, Quota 41 per i precoci forse in un secondo momento
Ma a Palazzo Chigi si sta ragionando pure su altri provvedimenti: in pole position ci sarebbero le ricongiunzioni pensionistiche che l'esecutivo, come auspicato dai sindacati, dovrebbe rendere gratuite diversamente da oggi eccessivamente onerose. Nella prima parte di interventi dovrebbe rientrare anche l'aumento delle quattordicesime per le pensioni basse. Tutti gli altri interventi attesi in merito alla riforma pensioni - in particolare la proroga di opzione donna fino al 2018 e la formula quota 41 per i lavoratori precoci - potrebbero arrivare in un secondo momento con un ddl ad hoc.