Dall’ultima intervista rilasciata dal sottosegretario alla Presidenza del Consigio, Tommaso Nannicini, è emerso che l’anticipo pensionistico è destinato a tutte le categorie di lavoratori: sono quindi inclusi gli autonomi, i lavoratori con partita Iva, gli artigiani ed i commercianti.

Nannicini ha poi precisato che l’anticipo pensionistico non avrà alcun costo aggiuntivo per coloro che sono disoccupati, disabili o che si trovano in condizioni economiche molto precarie.

Con il meccanismo della ‘pensione anticipata’, il lavoratore può anticipare l’uscita dal lavoro fino a 3 anni e 7 mesi prima rispetto a quanto stabilito dalla normativa attualmente in vigore. Attraverso il cosiddetto Ape viene sottoscritto un prestito previdenziale della durata di 20 anni ed un costo che varia dal 4-5% al 15% a seconda dell’ammontare della pensione e di quanto tempo si anticipa l’uscita. L’ammortamento sará pari a zero per gli assegni pensionistici che non eccedono le 1.200 euro al netto. Per tutti gli altri, I costi variano a seconda dei due fattori anzidetti.

Alcuni esempi pratici

Si prenda il caso di un disoccupato che si trova in condizioni disagiate perchè non percepisce alcuna indennità economica quale l’assegno di ricollocazione per ultra cinquantenni disoccupati oppure il caso di chi esercita attività lavorative a rischio, ed al tempo stesso si trova in stato di bisogno (ad esempio ha in famiglia un disabile da assistere). In tali circostanze il costo dell’anticipo pensionistico è pari zero. Invece, coloro che lavorano, ma non si trovano in condizioni economiche particolarmente difficili, potranno anticipare la pensione di un anno ad un costo che oscilla dalle 50 alle 60 euro mensili per 20 anni, oppure potranno anticiparla di tre anni ed in tal caso sarà applicato un costo che varia dalle 150 alle 200 euro al mese sempre per venti anni.

Quali sono i rischi?

Nannicini assicura ai pensionandi che non ci sono rischi quali eventuali pignoramenti di beni mobili o immobili (auto o case ad esempio) e neppure gli eredi rischiano di perdere alcunchè (es. decurtazione della pensione di reversibilità del coniuge supersite) in quanto i rischi saranno coperti da un’assicurazione. Sia gli interessi che l’assicurazione verrà pagata – attraverso la rata mensile – da chi richiede l’Ape (anticipo pensionistico), quindi ci sono solo dei costi finaniari e non rischi futuri.

Inoltre, sottolinea il sottosegretario, si terrà conto di una vasta platea di lavoratori ‘meritevoli di tutela’ destinatari di un bonus fiscale che andrà a garantire la copertura degli interessi, dell’assicurazione e del capitale anticpato.

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