L'Inps, con messaggio n. 2464 del 15 giugno 2017, ha precisato che le domande di accesso all'Ape sociale e di pensionamento anticipato per i lavoratori precoci potranno essere considerate se presentate dopo l'entrata in vigore dei relativi decreti attuativi. Si ricorda che l’Ape social è sostanzialmente una misura assistenziale con la funzione di garantire un finanziamento ponte ai lavoratori cui sono scaduti la Naspi e gli altri ammortizzatori. Tanto è vero che uno dei criteri di accesso è avere concluso da almeno tre mesi l’ammortizzatore che era stato attivato.
Quota 41, domande da presentare entro il 15 luglio
Per i precoci invece, le domande per accedere alla pensione con 41 anni di contributi dovevano essere presentate entro il 15 luglio per chi matura i requisiti quest’anno ed entro il 1° marzo di ogni anno dal 2018 in poi. Questa era una delle indicazioni contenute nel Dpcm che attua quanto introdotto dalla legge di bilancio 2017. In realtà, visto il ritardo di oltre un mese e mezzo della pubblicazione dei decreti attuativi - come evidenziato proprio oggi dall'Ansa - le domande di pensionamento sia per i precoci che per l'Ape sociale devono essere presentate dopo la pubblicazione dei decreti attuativi (che potrebbero essere pubblicati stasera in Gazzetta ufficiale o al massimo la prossima settimana).
Maggiori precisazioni sono state fornite dall'Inps nel messaggio di ieri e che si riassumono di seguito.
INPS, chiarimenti su modalità e tempistica domande pensionamento
In particolare, l’INPS sottolinea che la legge n. 232/2016 ha stabilito che dal 1° maggio 2017 ed entro determinati limiti di spesa, coloro che si trovano in determinate condizioni possono accedere a due benefici, ovvero all'Ape sociale e al beneficio della riduzione del requisito di accesso al pensionamento anticipato per i lavoratori "precoci" come indicati ai commi 199-205 dell'articolo 1 della sopracitata legge.
Tuttavia, i commi 185 e 202 della stessa legge hanno previsto che le disposizioni attuative delle norme in esame, devono essere disciplinate con decreto del presidente del Consiglio dei ministri. A tal proposito, l'Inps evidenzia che tali decreti attuativi devono indicare le modalità di attuazione delle disposizioni in trattazione.
Pertanto, le prestazioni dell'Ape sociale e di pensionamento anticipato per i lavoratori "precoci" possono essere richieste solo a partire dall'entrata in vigore dei decreti stessi.
A parità di requisiti, conta la data di presentazione
Inoltre, considerando i limiti finanziari previsti da tali disposizioni, gli stessi decreti dovranno individuare i criteri di priorità da seguire per la predisposizione delle graduatorie delle domande presentate e, a parità di requisiti, si dovrà tenere conto della data di presentazione della domanda. Quindi, al fine di assicurare la parità di trattamento a tutti i potenziali pensionandi, le sedi periferiche dell'nps dovranno prendere in considerazione solo ed esclusivamente le domande presentate successivamente all'entrata in vigore dei decreti attuativi.
Chi dovrà ripresentare la domanda?
Eventuali richieste già pervenute alle Sedi territoriali Inps saranno pertanto nulle. Quindi, gli interessati che hanno già presentato tale domanda, dovranno ora ripresentare la richiesta dall'entrata in vigore dei decreti. Infine, viene sottolineato che la presentazione della domanda dovrà essere effettuata esclusivamente per via telematica, in base alle modalità che l'Inps comunicherà con apposita circolare applicativa, che sarà emanata con la pubblicazione dei decreti attuativi.
Nota del 15/6 su "nuova platea di beneficiari della 14sima"
Con un'altra nota sempre del 15 giugno, l'Inps annuncia che il numero dei pensionati che percepirà la quattordicesima salirà da 1,4 milioni a 3,5 milioni.
Questo vuol dire che i pensionati con un assegno compreso tra 1,5 e 2 volte il minimo (il minimo è di circa 750 euro) riceveranno per la prima volta la 14esima, bonus che finora non era riconosciuto e che è stato introdotto con la legge di Bilancio 2017.