Una legge, la 107, che sta riuscendo a centrare un poco invidiabile record, ovvero quello di scontentare tutte le categorie di docenti e di generare la cosiddetta 'guerra dei poveri'. I docenti iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento si lamentano per i 'cambiamenti in corsa' operati dal governo che hanno stravolto i contenuti della riforma Buona Scuola.
Come riportato dal quotidiano online 'Il Cittadino di Monza e Brianza', alcune insegnanti monzesi hanno protestato duramente definendo 'Legge truffa' la legge sulla buona Scuola.
'Chiediamo che venga rispettata la legge 107 che, all'ultimo istante, invece, è stata stravolta consentendo l'immissione in ruolo di persone con poca esperienza o che addirittura non hanno mai insegnato'.
Ultime news scuola, sabato 10 settembre 2016: 'Noi, docenti GaE, truffate dalla Buona Scuola'
Queste le parole di Anna, Bruna e Beatrice che ricordano, oltre modo, le 'regole' imposte dalla legge per la presentazione delle domande di assunzione per il piano straordinario indetto dalla Buona Scuola: 'Noi decidemmo di non presentare domanda perchè, in caso di chiamata, bisognava lasciare tutto e trasferirsi in un'altra città: se si rifiutava, si veniva depennati dalla graduatoria'.
Ora, però, è cambiato tutto perchè chi ha accettato ma non è soddisfatto della destinazione ricevuta, ha addirittura la possibilità di ricevere una seconda proposta, attraverso la conciliazione. In più, i potenziatori dello scorso anno, coloro cioè che sono stati assunti durante la fase C del piano straordinario, stanno occupando tutte (o quasi) le cattedre di diritto sulle quali si aspettavano le immissioni in ruolo da GaE e da concorso.
Docenti GaE: 'Ci siamo fidate della legge 107 e ora gente che non ha diritto ci ha rubato il posto'
'Questa non è Buona Scuola e non ci fermeremo' è il grido di protesta delle docenti iscritte nelle GaE che puntano il dito contro un algoritmo che ha tolto loro la possibilità di insegnare.
Ogni anno, ad agosto, sale l'ansia per sapere dove si andrà ad insegnare a settembre ma questa volta 'gente che ha diritto' le ha scavalcate, scegliendosi 'il posto sotto casa'.
'Siamo amareggiate, arrabbiate e deluse e ci chiediamo: perchè non ci è stato concesso presentare i nostri CV e partecipare alla chiamata diretta? Ci siamo fidate di quanto scritto nella legge 107 ed ora cosa ci ritroviamo nelle mani? Il nulla'.