Continuano i clamorosi casi accaduti nel concorso docenti 2016, un concorso che, purtroppo, ha fatto parlare di sè più per le assurdità della sua procedura e dei suoi risultati che per la possibilità di offrire un futuro a docenti, per altro, già dichiarati abilitati all'insegnamento.
Il sito specializzato Orizzonte Scuola ha pubblicato una lettera di una candidata al concorso, vittima di un'altra incredibile storia che, purtroppo, come vedrete, è appena iniziata.
Ultime news concorso scuola, domenica 25 settembre 2016: prova pratica non corretta ad una candidata
La docente abilitata nella classe di concorso A071 (tecnologia e disegno tecnico) nel secondo ciclo TFA ha partecipato all'ultimo concorso per la nuova classe A037 che, secondo la recente revisione delle cdc che, di fatto, ha ritardato la pubblicazione del bando, ha accorpato l'A071, l'A072 e l'A016. Tutto questo ha comportato alla docente, come del resto a molti altri colleghi, un enorme sacrificio professionale, in quanto, in fretta e in furia, si è ritrovata a studiare Topografia, materia non inclusa nella sua formazione universitaria.
Nonostante tutto, la docente si è presentata al concorso per l'Emilia Romagna tenutosi in Veneto (con sacrifici non solo economici annessi e connessi). Dopo aver sostenuto la prova scritta e quella pratica, l'insegnante ha dovuto fare i conti con la deludente notizia riguardante la propria bocciatura. Nonostante tutto, la candidata non si è affatto arresa alla 'sentenza', provvedendo a richiedere l'accesso agli atti. Da qui, l'incredibile ed assurda scoperta, quella di aver sì superato la prova scritta ma che la prova pratica non era stata nemmeno corretta! Ecco l'ingiusto motivo per il quale l'insegnante non è stata ammessa agli orali.
'Ministro Giannini, me lo paga Lei l'avvocato?'
La docente ha sottolineato nella lettera come l'unica strada per lei percorribile sarebbe quella del ricorso al Tar della sua regione ma tutto ciò implicherebbe una spesa di almeno 5.000 euro.
La domanda (retorica) che l'insegnante si pone in conclusione è questa: 'Ministro Giannini, ce le paga Lei le parcelle degli avvocati per far valere i nostri diritti? Perchè io non me lo posso permettere, purtroppo'. E come questa docente ingiustamente bocciata e beffata dal concorso 2016, tanti altri colleghi si ritrovano nelle stesse condizioni.