Undici giorni ancora dopo di che governo Renzi e sindacati daranno il via al tavolo di confronto sulla riforma della previdenza. Poco meno di due settimane dunque (il meeting è fissato per il 12 settembre) che le confederazioni dovranno sfruttare al meglio per studiare una strategia che posso portare ad un’azione collettiva, efficace e mirata. Si perché CGIL, CISL e UIL hanno molto da farsi perdonare e non possono più permettersi di fallire ad un mese dall’appuntamento con la Legge di Stabilità.

Le ultime news sulle pensioni per i precoci aggiornate ad oggi 1 settembre 2016 si rifanno in modo particolare alla misura allo studio da parte dei tecnici: prende sempre più forma l’ormai famoso bonus contributivo (l’INPS avrebbe in tal caso un ruolo decisivo) con la Quota 41 contenuta nel DL Damiano (DL 857) che resterebbe a quel punto nel dimenticatoio. Lato riforma della previdenza l’Esecutivo sta anche pensando a come innalzare le Pensioni minime.

Ultime news pensioni precoci oggi 1 settembre 2016: si bonus contributivo, no Quota 41, una vergogna senza fine

Come accennato in apertura, le ultime notizie sulle pensioni per i precoci relative ad oggi 1 settembre 2016 si rifanno in modo particolare al tavolo di concertazione Renzi-sindacati che scatterà tra una decina di giorni.

Sul tavolo non ci sarà la Quota 41 bensì il bonus contributivo che configurerebbe una misura di riscatto di 4 o 6 mesi per ogni anno lavorato durante la minore età (l’INPS insomma avrebbe un ruolo fondamentale). Una misura questa che qualcuno nei vari gruppi Facebook di categoria ha paragonato a dei ‘moscerini negli occhi’: il tempo del fumo è finito, serve quello dei fatti. Il modo in cui continuano ad essere trattati i lavoratori precoci lascia davvero basiti: mai una soluzione ideata appositamente per loro, mai una proposta ad hoc. Manca insomma la giusta considerazione per chi ha contribuito alla crescita del paese sin dalla tenera età e adesso chiede soltanto di abbandonare l’impiego dopo 40 anni e passa di lavoro.

L’unica speranza è che Renzi si ricordi di aver messo il tema previdenziale in cima agli interventi da realizzare in autunno.

Novità pensioni minime settembre 2016: estensione bonus 80 euro, la posizione dell’INPS

Sul tavolo non c’è solo il caso dei precoci ma anche tutta una serie di misure che attendono di essere realizzate da troppo tempo. Su tutte il capitolo connesso all’innalzamento delle pensioni minime che il governo Renzi vorrebbe notevolmente far salire. Il problema sta tutto nei numeri: ad oggi sono 3,5 milioni i cittadini che percepiscono la minima, ecco che un’estensione del bonus da 80 euro a tutti porterebbe ad una spesa complessiva di 3,5 miliardi di euro. Scenario impensabile se consideriamo che Renzi and co.

vorrebbero destinare meno della metà all’intera riforma della previdenza. L’unica via è quella di ridurre la platea di beneficiari includendo soltanto coloro i quali non abbiano altri incassi previdenziali o altri emolumenti. ‘Se si vogliono aiutare i pensionati poveri è bene guardare al reddito familiare e non al solo reddito pensionistico individuale - ha dichiarato al riguardo Tito Boeri, presidente dell’INPS - come fa la quattordicesima che, proprio per questo, nel 30% dei casi va a persone che povere non sono’. Al di là di tutto i prossimi giorni saranno decisivi. Come si arriverà al dibattito del 12? Continuate a seguirci per scoprirlo: per rimanere sempre aggiornati vi basta cliccare sul tasto Segui posto in alto a sinistra.