A quarantott'ore dall'avvenuto accordo tra Governo e sindacati, emergono i primi umori rispetto alle decisioni assunte nel corso del dibattito di martedì 28. In particolare, precoci ed esodati hanno lamentato la scarsa considerazione con cui sono state trattate le loro istanze, prime fra tutte Quota 41 e ottava salvaguardia.

Passando ad analizzare il caso specifico dei precoci, quella della categoria non è stata altro che una "mezza" vittoria: la battaglia Quota 41, difatti, si è risolta con una tiepida patta tra Esecutivo, rappresentanze e lavoratori.

Di seguito il dettaglio.

Pensioni precoci, gli interventi

Consta di 5 cartelle il verbale contenente tutte le misure ‒ dall'APe alle ricongiunzioni; dalla quattordicesima alla no tax area ‒ da attuare nei prossimi tre anni con un esborso totale di 6 miliardi di euro.

Restano da definire alcuni dettagli relativi alle "platee" per l'accesso all'APe social, per ora identificate nelle categorie più svantaggiate di disoccupati, disabili e addetti ai lavori usuranti. Ancora da esplicare le dinamiche per l'accesso anticipato di quest'ultima macroclasse, a cui saranno prevedibilmente riservati i prossimi confronti.

Si può dire già sciolto ‒ almeno in parte ‒ il nodo Pensioni precoci, questione da tempo trascurata da ambo le parti e che finalmente ha trovato spazio sul tavolo di avantieri. Secondo quanto stabilito, le pensioni saranno erogate anticipatamente a tutti i disoccupati, i disabili e gli impiegati in talune attività gravose che abbiano raggiunto quota 41 anni di contributi. Si tratta però solo di un primo abbozzo di quella che sarà la misura definitiva, e anche in tal caso i destinatari restano da specificare.

La soddisfazione di Cesare Damiano

Sebbene un primo sondaggio abbia dimostrato l'insoddisfazione generale dei lavoratori coinvolti, il Presidente della Commissione Lavoro della Camera nonché paladino dei diritti dei precoci Cesare Damiano si è detto ampiamente soddisfatto: "Per la prima volta dopo anni il sistema è di nuovo flessibile", ha asserito.

"Certo, alcuni punti richiedono una trattazione più approfondita, ma la partenza è ottima. Ci avviamo verso una riforma Pensioni finalmente rispettosa delle diverse richieste di ciascuna categoria". Per ulteriori aggiornamenti, clicca sul tasto "Segui" accanto alla firma.