Nei confronti degli avvocati sono stati predisposti degli interventi normativi, destinati ad avere delle ripercussioni sull'esercizio della professione. Iniziamo col dire che la Camera ha approvato la conversione del DL n.168, riguardante le misure urgenti per l’efficienza degli uffici giudiziari e per la definizione del contenzioso in Cassazione. Si tratta sia misure processuali sia di misure organizzative per i tribunali ordinari e amministrativi.
Rimangono infatti ferme le norme 'salva apicali' della giurisdizione e la proroga delle toghe della Cassazione e di altre giurisdizioni non ancora 72enni. Una nota positiva è rappresentata dal fatto che è previsto un aumento del 10% dei posti disponibili per il concorso in magistratura. Sul piano processuale, il rito in camera di consiglio innanzi alle sezioni semplici civili diventa la regola. Alle parti resta la facoltà di interloquire solo per iscritto. La trattazione in udienza pubblica rappresenta un’eccezione e avrà ad oggetto rilevanti questioni di diritto. Molto spazio viene dato all’ordinanza quale atto sintetico di motivazione.
L’adunanza della corte è stabilità con decreto dal presidente di sezione. Nelle stessa vengono indicate anche tutte le cause che rendono il ricorso infondato o inammissibile (il filtro preliminare). Il decreto viene notificato ai legali nei 20 giorni prima l’udienza fissata; essi depositeranno memorie scritte anche 5 giorni prima l’udienza.
DDL sull’equo compenso, eliminazione dello OUA
Un'altra misura a favore degli avvocati è stata divulgato proprio ieri dal ministro delle giustizia Orlando al Congresso Nazionale Forense. Si tratta di un Ddl sul diritto all’equo compenso che per la verità la deputata Sgambato aveva già depositato in Aula ad aprile. L’intenzione, come già trattato in un precedente articolo, era quello di modificare l'art.
2233 cod. civ., prevedendo una clausola di nullità per le pattuizioni stipulate in violazione del II^ comma.
Il ministro Orlando prevede la nullità di ogni clausola o patto vessatorio che stabilisce un compenso non equo, sproporzionato rispetto alla prestazione. Si vuole inoltre rafforzare il ruolo degli avvocati nei rapporti contrattuali con i clienti ma anche nei consigli giudiziari poiché saranno altresì chiamati a dare delle valutazioni sui magistrati. Tale provvedimento è stato già inviato a Palazzo Chigi.
Intanto l'Organismo Congressuale Forense prenderà a breve il posto dell’Oua, Organismo unitario avvocatura che sarà operativo entro i prossimi 30 giorni. Nel OCF ci saranno rappresentanti eletti in seggi elettorali (su base distrettuale).
Viene previsto un legame più stretto con il congresso, che diventa triennale e che avrà un rapporto più diretto con il Consiglio Nazionale Forense.
Parte il processo amministrativo e i legali diventano insegnanti
Gli avvocati ritorneranno presto a scuola mettendosi a servizio dei giovani. Il 3 ottobre è infatti stato firmato un protocollo fra Miur e il Consiglio Nazionale Forense. L’obiettivo è quello di realizzare dei percorsi formativi, attraverso delle lezioni gratuite in tema di legalità, democrazia, educazione alla cittadinanza, alla protezione dei diritti e alla parità tra i sessi. L’iniziativa, molto voluta dal Consiglio Nazionale Forense, valorizza la funzione costituzionale e istituzionale dell’avvocatura.
Il progetto è stato varato dall'agorà degli ordini forensi, grazie ad una proposta di legge mirante a combattere fenomeni preoccupanti come cyberbullismo, bullismo, e discriminazioni tra i minori. Le lezioni saranno destinate agli alunni delle scuole di I^ e II^ grado tenendo conto dell'elaborazione di un programma comune
È infine partita la sperimentazione del processo amministrativo telematico, in vista del debutto ufficiale previsto per il 01.01.2017. Il test riguarda il Consiglio di Stato, i Tar e il Consiglio giustizia amministrativa Sicilia e si concentreranno sui ricorsi depositati fino al 30.11.16. Per i vecchi ricorsi si continua con modalità tradizionali.