Dall’AIGA di Perugia arriva una buona notizia che estende ancora di più quanto già previsto dal Decreto Milleproroghe. Quest'ultimo dispone nello specifico che gli avvocati che maturano il requisito di anzianità (consistente nel raggiungimento dei 12 dall'iscrizione all'albo circondariale) possono diventare cassazionisti senza esser costretti a dover sostenere alcun corso o esame fino al 02.02.2017.

Il range di riferimento per la maturazione dei requisiti di anzianità predetti va in particolare dal 2 febbraio 2013 sino al 2 febbraio 2017. Per tutti gli avvocati che invece non conseguono tale sopracitato requisito la strada per il conseguimento del titolo di legale cassazionista diventa più difficile.

Infatti in base all'art. 22 della L. 247/12, occorre in via alternativa:

  • sostenere a Roma un esame solo dopo 5 anni di esercizio della professione forense dinanzi alle magistrature di I ^ e II^ grado insieme ad una proficua pratica, presso lo studio di un avvocato abitato al patrocinio dinnanzi alla Cassazione;
  • frequentare la Scuola Superiore dell’Avvocatura, sottoponendosi ad una verifica di idoneità. L’accesso alla scuola è subordinato all'iscrizione all'albo ordinario circondariale da 8 anni, insieme all'esercizio della professione effettivo

Cosa è stato annunciano al Convegno AIGA di Perugia ?

L’Associazione Italiana Giovani Avvocati attraverso un comunicato stampa ha reso noto che il Sottosegretario di Stato Chiavaroli e il Responsabile Giustizia PD Ermini hanno preso l'impegno di ampliare il periodo di applicazione di tale disciplina transitoria, estendendola a tutti i legali che si sono iscritti all'albo in epoca anteriore dell'entrata in vigore della nuova Legge n.

247/12 .

Saranno quindi ancora di più coloro che avendo maturato i necessari requisiti di anzianità al massimo entro il 02.02.2017, potranno presentare domanda di iscrizione senza preoccuparsi di superare un esame. Da più parti del mondo dell’avvocatura si continua infatti a sottolineare la profonda l'iniquità dell’art. 22 per l'accesso all’albo professionale dei cassazionisti.

Si tratta specialmente secondo l’AIGA Nazionale di un tentativo per rendere più difficile l’accesso all'albo dei patrocinanti dinnanzi alle giurisdizioni superiori.

Si è dibattuto anche sui problemi dell'avvocatura

Nel congresso che si è tenuto a Perugia inoltre si è manifestata l’intenzione di arrivare ad un coordinamento tra il regolamento specializzazioni e quello dei cassazionisti, continuando altresì la battaglia a tutela dei professionisti del diritto più giovani.

E’ stato ricordato infatti come il mondo dell’avvocatura stia attraversando un periodo non troppo roseo per via delle molte difficoltà nell’esercitare il mestiere.Tutto ciò non solo perché sono oltre 246 mila gli iscritti all’albo, ma anche per colpa di una serie di riforme normative messe in atto come quelle sull’abolizione dei 'minimi tariffari' sostituite dai 'parametri forensi' che spesso riducono di molto l’onorario degli avvocati.

E’ stato inoltre sottolineato come i giovani legali versino in una situazione più difficile nelle città di provincia, dove fanno fatica ad arrivare ad un reddito annuo sopra i 10 mila euro. Il paradosso è che anche per chi già esercita da tempo è difficile far quadrare i conti.

L’unico obiettivo spesso è quello di vincere la causa, recuperando le spese dalla controparte, senza dimenticare che molti avvocati non associati sono costretti a dover anticipare per anni le spese di gestione dello studio, rimandando l’incasso degli onorari alla fine della causa. Per altre info sul tema potete premere il tasto segui accanto al mio nome.