'Sulla Scuola, sarebbe stato meglio se avessimo sbagliato di meno' aveva dichiarato qualche settimana fa il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso di uno dei suoi tanti interventi radiofonici: concetto ribadito l'altra sera, nel salotto di Bruno Vespa su Raiuno con un lapidario 'qualcosa sulla scuola non ha funzionato, errori di comunicazione'.

Insomma, il premier non è affatto contento di questo primo anno abbondante di entrata in vigore della legge 107 ma, in modo particolare, non sembra affatto contento dell'operato del ministro Giannini: la legge sarà pure da modificare in qualche aspetto, ma è chiaro che Renzi non è affatto soddisfatto di come il Miur ha gestito delle operazioni importanti, come quella relativa al piano mobilità.

Ultime news scuola, venerdì 28 ottobre 2016: Giannini non vuol sentir parlare di 'errori'

Dal canto suo, il ministro Giannini sembra non far troppo caso alle esternazione del Presidente del Consiglio, anzi ritiene che nella legge 107 non vi siano errori e che le 'colpe' degli enormi disagi incontrati nella stragrande maggioranza delle scuole in questo avvio di anno scolastico siano da attribuire, in larga misura, alle varie ordinanze dei TAR che stanno continuando a 'disturbare' le normali procedure nell'assegnazione delle cattedre.

'Non li definisco errori - sottolinea il ministro Giannini, parlando di formazione degli insegnanti, dell'alternanza scuola-lavoro e del Piano Nazionale per la scuola digitale - al contrario, parlerei di valori che abbiamo portato'.

La sensazione è che il premier Renzi e il ministro Giannini stiano vivendo questa situazione da perfetti separati in casa: non è la prima volta che assistiamo a 'scaramucce' verbali tra il capo del governo e il numero uno del Miur. Ora, però, sembra che la situazione stia degenerando e l'impressione è che Matteo Renzi attenda solo l'esito del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre per operare dei cambiamenti importanti.

Rimpasto al Miur, dopo il referendum? Simona Malpezzi al posto di Stefania Giannini?

A questo proposito, il sito specializzato Tecnica della Scuola ha menzionato l'ipotesi avanzata dai politologi in merito ad un probabilissimo rimpasto al Miur, dopo questa fase di stallo che ci sta portando verso la consultazione elettorale.

Il nome più accreditato, al momento, per prendere il posto dell'onorevole Giannini sembrerebbe essere quello di Simona Malpezzi, componente della Commissione “Cultura, scienza e istruzione” e membro della Commissione Bicamerale “Infanzia e adolescenza”. Attenzione, però, alla possibile 'sorpresa' del sottosegretario Davide Faraone, un altro nome 'sussurrato' all'interno del Palazzo.