Le ultime notizie Scuola ad oggi, venerdì 4 novembre, si riconducono alla delicata questione dello sblocco del contratto in funzione di quanto contenuto nella Legge di Stabilità 2017. Sono diverse le incognite legate alla trattativa governo-sindacati per il nuovo contratto, a cominciare dall'esiguo aumento stipendiale (stimato tra i 40 e i 50 euro mensili netti) per non parlare delle regole riguardanti, ad esempio, le assenze tipiche ovvero la fruizione di permessi e congedi, oltre alle assenze per malattia.

Ultime news scuola, venerdì 4 novembre 2016: sblocco contratto, Anief 'un altro bel passo indietro'

Il sindacato Anief parla di un altro bel passo indietro per i lavoratori della scuola, se le novità previste nella Legge di Stabilità dovessero essere confermate, sia per quanto riguarda l'incremento stipendiale, sia per quanto concerne la tutela dei diritti del personale docente e ATA

Marcello Pacifico, presidente Anief, ha sottolineato, all'interno di un comunicato diramato dal sindacato, come il rinnovo del CCNL, fermo oramai da quasi un decennio e lo sblocco dell’indennità di vacanza contrattuale, non possano ridursi a meno di 50 euro di aumento, sia perchè il personale della scuola, in media, è quello che percepisce meno di tutti, tra i dipendenti pubblici, sia perchè, in questo decennio flagellato dalla crisi economica, il potere d’acquisto degli stipendi del personale scolastico è diminuito del 20% rispetto all’aumento del costo della vita.

Contratto scuola, ultime notizie 4 novembre: 'Aumento stipendio non inferiore a 300 euro mensili' 

Facendo quattro conti, dunque, a fronte di uno stipendio lordo di 1500 euro al mese, l'aumento non può essere inferiore ai 300 euro. 'Non è un’esagerazione' - ha sottolineato Marcello Pacifico, visto che si parla di dati oggettivi, senza dimenticare che, con la riforma della Pubblica Amministrazione, per il comparto pubblico si prefigura l’addio agli scatti di anzianità automatici.

Lo sciopero generale del prossimo 14 novembre porterà all'attenzione questo aspetto perchè, parlando di numeri (tanto cari al ministro Giannini) non c'è bisogno di commentare oltre: un insegnante neoassunto, senza servizi pregressi, va a prendere uno stipendio di 1.280 euro al mese e un dirigente scolastico italiano meno di un docente francese.