Tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2017, approvata nei giorni scorsi, risalta la rivisitazione della possibilità di poter richiedere il cumulo dei contributi versati a diverse casse previdenziali al fine di raggiungere i requisiti stabiliti dalla legge per ottenere il diritto alla pensione, sia essa di vecchiaia o di inabilità.
Tale alternativa venne introdotta nel nostro ordinamento già tempo addietro (precisamente, dalla legge n.
228/2012); attraverso la Legge di Bilancio 2017, tuttavia, sono stati aboliti dei vincoli che limitavano fortemente il suo concreto utilizzo.
Cosa significa nel concreto il cumulo dei contributi versati?
Attraverso la possibilità sopra menzionata, un lavoratore che ha versato durante la sua vita i contributi a diverse casse previdenziali (ad esempio prima alla Gestione Separata e poi al FPLD, acronimo che sta per Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti) può richiedere che questi vengano sommati tra loro, in modo da computarli insieme ai fini del raggiungimento dei requisiti per le varie forme di pensione, in maniera completamente gratuita e senza alcun obbligo di adottare, ove ricorressero i presupposti, il sistema contributivo.
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2017
A differenza di prima, sarà possibile chiedere il cumulo dei contributi anche per raggiungere i requisiti per ottenere la pensione di vecchia anticipata, ipotesi questa non contemplata all’atto dell' introduzione nel 2012 di tale istituto.
A tal fine, potranno essere anche inseriti nel cumulo tutti i contributi versati nel corso della loro attività lavorativa dai liberi professionisti iscritti all'Albo presso le Casse da questo istituite.
In merito a questa possibilità, è bene chiarire che rimane ferma la regola secondo cui il ricalcolo integrale della pensione a seguito di richiesta di cumulo non avverrà con metodo contributivo; verranno invece applicate ad ogni quota di contributi le regole che disciplinano la singola Cassa a cui questi sono stati versati.
Si sottolinea infine il cumulo gratuito non può essere utilizzato per raggiungere i requisiti per l'accesso ad alcuni tipi di pensione anticipata previste dal nostro ordinamento: un esempio su tutti, la celebre opzione donna.
Nonostante i limiti sopra menzionati, resta indubbio che le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2017 permetteranno ad un pubblico molto più vasto rispetto che in passato di poter raggiungere la pensione.