Sembra esserci ancora un po' di confusione nel governo, per quanto tutto dovrebbe essere già definito, sulla riforma Pensioni e le misure correlate, a partire dal recupero del differenziale sulle pensioni rispetto all'inflazione registrata anche nel 2017 di cui si è parlato nei giorni scorsi. Sulla questione il Governo gentiloni intende intervenire con il decreto Milleproroghe in discussione al Senato.

Pensioni, intervento di Gentiloni sul recupero differenziale rispetto all'inflazione

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti aveva assicurato un rinvio al prossimo anno del recupero del differenziale negativo dello 0,1% sugli assegni previdenziali a fronte della più bassa inflazione registrata nel 2015 rispetto a quella prevista. Sulla questione si è espresso ieri sera il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che più che di rinvio ha parlato di un'altra cosa: non recuperare il differenziale sulle pensioni minime e sulle pensioni più basse. E per gli altri: ci sarà il rinvio come annunciato da Poletti o no?

"Non recupereremo tra i pensionati al minimo o con pensioni basse - ha assicurato ieri sera il premier Paolo Gentiloni - quegli euro in più che erano stati dati in base alle previsioni di un'inflazione maggiore".

Il premier: non metteremo le mani in tasca ai pensionati con 500/600 euro mensili

"Mettere le mani in tasca ai pensionati che guadagnano cinque o seicento euro al mese - ha aggiunto intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai 3 - sarebbe stato scandaloso". L'impressione è che, al di là delle smentite del consulente economico di Palazzo Chigi sull'Anticipo pensionistico è che, alla luce della richiesta della Commissione europea di una manovra correttiva, il capitolo della riforma pensioni incluso nella legge di Bilancio 2017 in qualche modo, seppur in minima parte, verrà toccato.

Il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano ha chiesto rassicurazioni non solo sull'Ape ma anche sulla quattordicesime e sulle altre misure previste sul fronte previdenziale dall'Opzione donna ai benefici per i lavoratori precoci passando per l'estensione della no tax area pensionati.