Le news sulle Pensioni aggiornate ad oggi, mercoledì 15 febbraio, fanno riferimento alla recente intervista di Cesare Damiano a Quotidiano Nazionale, nella quale il presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati ha parlato del via all'Ape, con cui si introduce la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, consentendo ai lavoratori di accedere alla pensione con 3 anni e 7 mesi di anticipo.
Si avvicina intanto il primo tavolo di confronto della fase 2 tra sindacati e governo. I lavoratori precoci attendono con ansia tale giornata, per capire se ci siano effettive possibilità di un'estensione della quota 41, al momento accessibile dalle categorie che rientrano nell'Ape sociale.
Pensione anticipata a 63 anni, Damiano non ammette ritardi
"Far partire dal 1° maggio - ha affermato Damiano in un'intervista di Raffaele Marmo per QN - l'Ape social, senza indugi e senza ritardi, e - prosegue l'ex ministro del Lavoro, le altre forme di uscita anticipata per precari e usuranti. Per il numero uno della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, le vere problematiche del Paese sono queste e non la "corsa al voto".
Durante l'intervista rilasciata a Quotidiano Nazionale nelle ultime ore, Damiano ha inoltre ricordato le battaglie vinte per l'ottava salvaguardia per gli esodati oltre che "misure più flessibili - ha spiegato l'onorevole dem - per i precoci e gli usuranti". In merito al voto anticipato, Damiano ha ribadito la sua convinzione: occuparsi, prima, del bene del Paese e, soltanto in un secondo momento, occuparsi di eventuali nuove elezioni.
Quota 41 per tutti, l'attesa dei lavoratori precoci
Un altro tema caldo della discussione previdenziale riguarda la pensione anticipata dei lavoratori precoci. Viene definita anche così la quota 41, la prima richiesta dei lavoratori che, per colpa della riforma Fornero, sono costretti oggi a lavorare 42 anni e 10 mesi (un anno in meno le donne) per poter andare in pensione.
Tra meno di una settimana riprenderanno i lavori dell'esecutivo insieme ai sindacati, che daranno il via ufficiale alla fase 2 del confronto sulle pensioni. Si parlerà anche dei precoci, una delle categorie più danneggiate dalla legge Fornero. Nel weekend, il leader della Cgil, Susanna Camusso, che insieme a Cisl e Uil parteciperà in prima persona al confronto del 21 febbraio, ha evidenziato come debba essere ancora fatto tanto in ambito previdenziale. La voce precoci è una di quelle dove si può fare meglio, secondo la Camusso e gli altri leader dei sindacati.