Il tema della riforma Pensioni 2017 è l'argomento più caldo e sta diventando più che mai di attualità in quest'ultimo periodo. Questo perché le indiscrezioni, le discussioni e le voci che arrivano non fanno altro che alimentare le polemiche tra i cittadini lavoratori. Intanto, però, prende sempre più piede la proposta di legge fatta da Maria Luisa Gnecchi per quanto riguarda la pensione anticipata: l'obiettivo sarebbe quello di estendere la possibilità a lavoratori del settore privato di uscire in deroga alla legge Fornero a 64 anni.

Pensione anticipata: ecco le ultime news a riguardo

Nei giorni scorsi, infatti, come riportato da PensioniOggi.it, il Governo ha diffuso i dati prodotti dall'Inps proprio per questa proposta di legge, aprendo la strada ad una repentina conversione in legge della disposizione. Dai dati presentati si vede bene come le richieste di pensione anticipata sono state 33.789, un numero ampiamente minore rispetto alle 55.000 che aveva preventivato la Fornero nel 2011.

Alla luce di tutto ciò, la Commissione Lavoro della Camera è potuta arrivare alla conclusione che il numero enormemente inferiore rispetto alle previsioni dipende dalle restrizioni che possono essere definite inaccettabili che ha adottato l'Inps in sede amministrativa, che hanno portato ad escludere dal calcolo per la pensione anticipata i periodi di contribuzione volontaria, di contributi figurativi maturati in occasioni di attività estranee al rapporto di lavoro o per quanto riguarda il periodo di riscatto di laurea.

Riforma pensioni 2017: cosa vuole il ddl in questione

La Commissione, dunque, al termine dei lavori ha fatto capire come può essere concreta la possibilità di approvazione del disegno di legge direttamente in sede legislativa, in modo da diminuire sostanzialmente i tempi, evitando il passaggio in Aula. Le parti, sia la maggioranza che l'opposizione, infatti, sembrano d'accordo sull'argomento, anche perché molti lavoratori nati nel '52 hanno raggiunto il requisito dei 64 anni necessario per la pensione anticipata.

Il disegno di legge in questione, in sostanza, vuole correggere la circolare Inps 196 del 2016 in modo che si inseriscano nel calcolo per arrivare alla pensione anticipata a 64 anni anche i contributi figurativi e quelli da riscatto per coloro i quali non avevano un lavoro costante da dipendente al 28 dicembre 2011.

Altri obiettivi sono quelli di aprire tale intervento anche alle lavoratrici quindicenni e di cancellare gli adeguamenti dell'Istat per quanto riguarda la speranza di vita. Non ci resta che attendere per capire se tali propositi verranno effettivamente messi in atto.