Silenzio tombale da Palazzo Chigi per quanto riguarda le novità sui decreti attuativi della prima parte di riforma Pensioni, dalla Quota 41 per i lavoratori precoci invalidi o che assistono familiari con disabilità all'Anticipo pensionistico sociale e volontario. Dei decreti attuativi nemmeno l'ombra, erano attesi già per la scorsa settimana ma ancora continuano a registrarsi ritardi.
Pensioni e lavoro, Landini all'attacco dei governi di Renzi e Gentiloni
E in attesa che riprende il confronto tra governo e sindacati sulla seconda parte di riforma pensioni (prossimo incontro 6 aprile) si fa sentire la voce del segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini che chiede modifiche strutturali alla legge Fornero che nel 2011 innalzò drasticamente l'età pensionabile bloccando oltre che l'uscita degli ultra sessantenni anche l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. "Per creare lavoro per i giovani - ha detto il leader dei metalmeccanici della Cgil secondo quanto riporta l'Ansa - bisogna abbassare l'età pensionabile".
Dunque modifiche strutturali alla legge Fornero per rendere più semplice e meno penalizzante l'uscita dal lavoro, condizione ideale per poter fare spazio ai giovani nelle aziende e nella pubblica amministrazione. "Siamo in un Paese - ha sottolineato Landini - in cui si ha l'età pensionabile più alta d'Europa".
'In Italia l'età pensionabile più alta d'Europa, modificare riforma Fornero'
Sono costituiti da 66 anni e 7 mesi i requisiti anagrafici per l'accesso alla pensione d'anzianità secondo quanto prevede la riforma pensioni targata Monti-Fornero. "Questa idea di un sistema puramente contributivo - ha detto il leader della Fiom a un'assemblea nello stabilimento Leonardo Finmeccanica di Grottaglie (Taranto) - è una cavolata perché alla fine della carriera - ha spiegato - ti ritrovi con una pensione pubblica che non ti permette di vivere.
Questo - ha sottolineato Landini - è inaccettabile". Oltre che a criticare le scelte del Governo Renzi dal Jobs act alla riforma pensioni, il segretario generale della Fiom ha attaccato nei giorni scorsi anche i sindacati in generale che non sono stati in grado, a suo dire, di rappresentare in questi anni adeguatamente gli interessi di lavoratori e pensionati.