In attesa di vedere pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti pensionistici firmati da Gentiloni, le ultime novità in merito alle pensioni precoci e anticipate al 2 giugno 2017 emergono da un confronto nato via web poche ore fa tra gli iscritti al gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', l'argomento di discussione è nuovamente la quota 100 rilanciata da Salvini, per molti la proposta sarebbe peggiorativa rispetto alla quota 41 o addirittura all'attuale legge Fornero, ecco in dettaglio cosa pensa la maggior parte dei lavoratori circa questa eventualità.
Pensioni anticipate e precoci, la quota 100 non convince
Un lavoratore precoce circa 5 ore fa ha deciso di scrivere un post su Facebook che è divenuto subito molto popolare nel gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', Tommaso Scigliano ha esordito dicendo: "La migliore soluzione per noi bloccati dalla nefasta legge Fornero, sarebbe l'approvazione della quota 100". Il post ha subito provocato reazioni differenti taluni sostengono che la quota 100 potrebbe essere una buona soluzione solo nel caso sparissero i riferimenti al requisito anagrafico, in caso contrario, dicono in molti nei commenti, per i precoci sarebbe l'ennesima 'fregatura'.
Ricordiamo infatti che la Q100 rilanciata da Matteo Salvini prevederebbe la possibilità di accedere alla pensione anticipata raggiungendo la soglia 100 tra contributi ed età anagrafica, garantendo almeno 40 anni di contributi e 60 d'età. Mentre nessun problema causerebbe il limite contributivo, già ampiamente superato dai lavoratori che ambiscono alla quota 41, la critica resta sul vincolo legato all'età del richiedente. Per molti precoci dover garantire l'età minima dei 60 anni farebbe diventare la proposta di per sé interessante a livello generale, se pensata unicamente come somma tra contributi e età, peggiorativa ancor più della Riforma Fornero, in quanto il problema di molti precoci resta l'età anagrafica generalmente ben al di sotto dei 60 anni.
In linea di massima dai commenti pare chiare che la quota 100 così come riproposta non convince per nulla i lavoratori precoci, mentre la quota 40 sempre rilanciata dalla Lega Nord sembra a molti mera campagna elettorale, se non vi sono i fondi per il Ddl 857 di Damiano comprensivo della Q41 senza limiti anagrafici, come potrebbero esserci risorse per mandare in pensione i lavoratori al raggiungimento dei 40 anni di contributi versati?
Pensioni precoci, novità: Quota 41 per pochi e per poco
Per questa ragione i lavoratori preferiscono continuare a lottare per la quota 41 per tutti senza se e ma e non vedono l'ora di poter leggere 'nero su bianco ' quanto deciso dai decreti ministeriali, al momento pare che non solo la Q41 sarà valevole per pochi precoci in condizione disagiata, ma anche per poco tempo.
Il requisito contributivo dei 41 anni non sarà già più sufficiente dal 2019, quando vi sarà nuovamente l'adeguamento alla speranza di vita, che potrebbe portare al raggiungimento della pensione con 4/5 mesi di ritardo. Non resta che attendere la pubblicazione in Gazzetta ufficiale per comprendere quanti riusciranno realmente ad accedere alla pensione anticipata, termine che per giunta fa sorridere tutti coloro che hanno già lavorato una vita e non vedono proprio nulla di anticipato in un pensionamento che si otterrebbe con 41 anni di contributi alle spalle. Voi siete pro o contro la quota 100 e del termine pensione anticipata cosa ne pensate? Fatecelo sapere lasciando sotto la notizia un vostro commento.