Le ultimissime novità al 1 giugno 2017 sulle pensioni precoci e sulla quota 41 riguardano i decreti che restano in attesa di essere pubblicati in Gazzetta ufficiale ma che rendono il quadro relativo ai requisiti, stando alle indiscrezioni, sempre più chiaro. In particolare, pare infatti che sia passata l'estensione del cumulo gratuito dei contributi anche per i lavoratori precoci che ambiscono al pensionamento anticipato con Q41, mentre dal 2019 i 41 anni di contributi non saranno purtroppo più sufficienti a causa dell'aumento dei requisiti determinato dall'aspettativa di vita.

Pensioni precoci e anticipate, ok al cumulo per la Quota 41

Via libera alla possibilità anche per i precoci di utilizzare il cumulo gratuito al fine di poter raggiungere i 41 anni di contributi, sommando quelli versati in più casse previdenziali, e uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. La novità è prevista dall'articolo 2 del DPCM approvato dal Consiglio dei Ministri pochi giorni fa e che resta solo in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Resta invece l'amaro in bocca a tutti gli iscritti al gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' che avevano anche richiesto al Governo l'abolizione o la modifica relativa all'aspettativa di vita. Ma andiamo per gradi, cosa si intende per cumulo gratuito e a chi gioverà?

La facoltà di poter optare per questo strumento per raggiungere con maggiore facilità i 41 anni di lavoro effettivo, permetterà ai precoci di poter sommare, finalmente, tutto ciò che è stato versato ai fini pensionistici. I lavoratori avranno, dunque, la possibilità di conteggiare tutti i periodi di lavoro, purché non coincidano temporalmente, siano essi frutto di lavoro dipendente oppure autonomo, svolto, dunque, presso casse previdenziali differenti dall'Inps.

Ottima soluzione a vantaggio di quanti hanno avuto carriere lavorative discontinue nell'arco della propria vita. Nulla di fatto invece per l'altra richiesta, ossia per l'annullamento dell'aspettativa di vita che tornerà, invece, a condizionare il raggiungimento dei requisiti pensionistici a partire dal 2019.

Pensioni anticipate e quota 41, dal 2019 nuovi requisiti?

Purtroppo la pensione anticipata resterà oggetto degli adeguamenti alla speranza di vita, così anche per i precoci non si potrà parlare di quota 41 per sempre, dal 2019, infatti, anche per questi lavoratori si andrà incontro all'adeguamento Istat sulla speranza di vita. L'adeguamento verrà reso noto entro fine anno e dovrebbe aggirarsi su un incremento complessivo di 4/5 mesi in più. L'aumento infastidisce molto i lavoratori precoci in quanto in questi ultimi anni la speranza media degli italiani si è ridotta, ragione per cui non solo si ipotizzava una crescita dell'adeguamento più contenuta ma proprio la totale eliminazione. Ciò purtroppo non è avvenuto e dal 2019 occorreranno circa 41 anni e 4 mesi per poter accedere alla pensione anticipata, gli adeguamenti inoltre non si arresteranno nel 2019 ma saranno a cadenza biennale.