Tetto massimo di assenze per malattia dei lavoratori del pubblico impiego anche in caso di patologie gravi. In arrivo dunque una ulteriore 'stretta' da parte del ministro Madia che mira direttamente a combattere con regole più ferree il problema dell'assenteismo nel pubblico impiego.

Malattia impiegati del pubblico impiego: le novità in arrivo

Le novità in arrivo per la gestione delle assenze per malattie degli impiegati pubblici, prevede che l'Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale) gestirà, in sede di trattativa ed eventualmente di negoziazione, il calcolo dei giorni di assenza del lavoratore in relazione alle possibili terapie contemplate anche in quelle cosiddette “salvavita” e che determineranno, effettivamente, una riscontrabile incapacità per il lavoratore a prestare il suo servizio in ambito lavorativo.

Si tratta di un’ampia sezione presa in esame dal Governo dedicata alle assenze e permessi per malattia, tema estremamente delicato e che sarà affidato da settembre all’Inps come previsto dal nuovo testo inerente il settore del pubblico impiego.

Permessi e assenze per malattia: i nuovi 'paletti' del ministro Madia nel pubblico impiego

Nuove e più rigide regole in arrivo per gli statali, un’ ulteriore stretta del ministro Madia per disciplinare i permessi per le visite mediche specialistiche, le possibili terapie, gli esami diagnostici da poter usufruire a giorni o in alternativa a ore di permesso. Saranno contemplati anche possibili brevi permessi da poter recuperare dal lavoratore, anche in relazione a esigenze e motivi familiari e possibili riposi direttamente collegati ad una preposta 'banca delle ore' per un maggiore equilibrio e organizzazione delle esigenze di vita e quelle del suo lavoro.

Le assenze dovranno prevedere una idonea giustificazione rilasciata dal medico curante del lavoratore o dalla struttura pubblica o privata, nella quale è stata eseguita la visita medica o la prestazione sanitaria e che dovrà essere tramessa tempestivamente direttamente al reparto amministrativo dell’azienda in cui lavora il dipendente pubblico.

Il nuovo possibile "monte ore" annuale per questo tipo di permessi sarà indicativamente di 6 ore, prevedendo anche la possibilità di un periodo di prestazione lavorativa minima del dipendente nel corso della giornata salvi casi di estrema urgenza, che dovranno essere annunciati con adeguati tempi di idoneo preavviso all'ufficio di competenza, che ne impediscono assolutamente la sua presenza sul posto di lavoro.