Mancano ancora 15 giorni alla scadenza per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso a 50 posti per l’accesso alla carriera prefettizia, ma i più solerti tra i partecipanti hanno già iniziato a cercare tutte le informazioni che possono essere d’ausilio per prepararsi al meglio.
In questi casi è sicuramente utile guardare cosa è accaduto in occasione dei concorsi precedenti, che nel nostro caso sono tre, banditi rispettivamente nel 2002, 2007 e 2012.
Sono ben cinque le prove scritte da sostenere, una volta che si è passata la preselezione; prendiamo in considerazione la prima di queste prove, ovvero quella che ha ad oggetto un elaborato di diritto amministrativo e/o costituzionale.
Si tratta dello scoglio più impegnativo, sia in ragione dell’ampiezza delle materie trattate (specie il diritto amministrativo), sia perchè la presenza di un commissario esterno (solitamente un docente universitario), la rende particolamente ostica.
Le tracce della prima prova
Nell’ultimo concorso la traccia estratta chiedeva di analizzare “il rilievo e il ruolo costituzionale del Consiglio dei Ministri e dei Ministri, con particolare riferimento alla funzione di indirizzo politico”; le altre due tracce erano invece relative alla problematica generale dei vizi dell’atto amministrativo, e “in particolare la tematica dell’eccesso di potere, anche con riguardo ai provvedimenti di necessità e urgenza", e alla posizione dei regolamenti amministrativi nel sistema dellefonti, con la richiesta di approfondire nello specifico la “categoria dei regolamenti degli entilocali”.
Cinque anni prima, invece , il tema da svolgere fu “Ordinanze di necessità ed urgenza e principio di legalità”, mentre “Il principio di separazione tra politica e amministrazione nella Costituzionee nell’organizzazione amministrativa” e i “Controlli di gestione e responsabilitàamministrativa” completarono la rosa delle tracce.
Esempi risalenti al 2002
Infine, nel 2002 I candidati furono chiamati a discettare sulle “garanzie costituzionali del sistema relative all’attribuzione delle competenze amministrative dopo l’istituzione della conferenza di servizi, con particolare riferimento al ruolo delle Prefetture – Uffici Territoriali del Governo”; non fu estratta invece la traccia che chiedeva, “Premessa una descrizione del regime costituzionale previsto per le responsabilità nella pubblica amministrazione” di illustrare l’applicazione di tale regime negli accordi tra amministrazioni e interessati e tra amministrazioni, soffermandosi su “recesso, revoca del provvedimento e relative responsabilità”, e quella che concernente ''l’applicazione dei principi costituzionali relativi alla funzione amministrativa nei confronti dell’esercizio del potere discrezionale e delle relative garanzie giurisdizionali''.
Che considerazioni trarre
Come si vede, si è trattato nella generalità dei casi e pur nella diversa composizione delle commissioni d’esame, di tematiche non di nicchia, ma alquanto dibattute in dottrina e in giurisprudenza, che consentivano di spaziare e argomentare a chiunque avesse una solida base di preparazione. Vedremo cosa ci riserverà la prossima commissione, ma le premesse sono incoraggianti.