Dopo oltre sette anni si riaprono le porte della SNA, la Scuola nazionale dell’amministrazione, la nuova denominazione della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA), che è stata ridisegnata sul modello della prestigiosa omologa francese, quella ENA (Ecole Nationale d'Administration) che costituisce, da sempre, la fucina della classe dirigente amministrative e politiche d'oltralpe.

Il concorso per 123 dirigenti in varie amministrazioni dello Stato era stato autorizzato il 6 dicembre scorso dal Ministro della Semplificazione e Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ed il relativo decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 23 gennaio di quest'anno.

I tempi per la pubblicazione del bando sembra siano stretti, ed è probabile che la data prescelta sarà, salvo rinvii, un martedì o un venerdì del prossimo marzo.

Cos'è il corso-concorso della SNA

L'accesso alla dirigenza pubblica può avvenire con due modalità differenti:

  • un concorso bandito dalle singole amministrazioni, che prevede tra i requisiti, oltre alla laurea, un esperienza di almeno cinque anni di anzianità nella qualifica di funzionario o equiparato
  • il corso-concorso SNA, bandito dalla scuola per conto di diverse amministrazioni, e per cui il vincolo dell'anzianità, per chi accede dal'esterno, non è presente; in questo caso al concorso vero e proprio segue un corso di formazione della durata di un anno.

In sostanza il concorso di cui parliamo permette di entrare nella dirigenza pubblica dalla porta principale, senza fare la gavetta nelle qualifiche inferiori, ed è quindi particolarmente appetibile per i giovani laureati che ancora non lavorano o che lo fanno nel settore privato.

Lo stipendio medio di un dirigente si aggira attorno ai 3.800 euro netti al mese, una cifra di tutto rispetto nel panorama attuale delle retribuzioni e che può superare i 4.500 euro nelle amministrazioni più munifiche: davvero un'ottima opportunità, anche non considerando il fatto di entrare in carriea già dal vertice.

I titoli di studio necessari

I requisiti riguardo ai titoli di studio richiesti per l'ammissione al concorso, oltre alla laurea specialistica o magistrale o "vecchio ordinamento", obbligatoria in ogni caso, sono differenziati a seconda che si sia o meno dipendenti pubblici:

  • coloro che sono già dipendenti di ruolo delle pubbliche ammistrazioni devono avere lavorato almeno cinque anni in posizioni accessibili con laurea (triennale).
  • coloro che invece non sono dipendenti pubblici devono possedere, oltre alla laurea, un dottorato di ricerca o un diploma di specializzazione o un master di secondo livello.