Il numero delle domande di pensionamento flessibile tramite l'APE sociale e la Quota 41 destinata ai lavoratori precoci continua a crescere. Gli ultimi dati aggiornati al pomeriggio di oggi hanno infatti segnalato 31260 domande riguardanti l'anticipo pensionistico tutelato dalla legge ed altre 19870 richieste di quiescenza per i precoci. Complessivamente, le domande hanno superato la soglia delle 51mila unità, arrivando ad un totale di 51130 richieste.

Pensioni anticipate: le diverse tipologie di richieste per l'APE sociale

Per quanto concerne la suddivisione delle domande di pensionamento tramite l'APE tutelata, un numero elevato riguarderebbe i c.d. disoccupati. Ricordiamo che in questo caso, per poter accedere alla quiescenza flessibile, è necessario aver già terminato gli altri sussidi di disoccupazione o welfare previsti dalla legge, per un periodo non inferiore alle tre mensilità. Tali richieste hanno superato da sole le 20mila unità. Le restanti si sono suddivise tra i caregivers, gli invalidi e coloro che hanno svolto attività difficili.

Lavoratori precoci, le domande riguardanti la Quota 41

In merito invece alle domande dei lavoratori precoci, la categoria di chi ha svolto attività o mansioni difficili è la più numerosa. Seguono con distacco i disoccupati, coloro che hanno svolto lavori usuranti e gli invalidi. Ricordiamo che in quest'ultimo caso la percentuale di invalidità deve essere riconosciuta come uguale o superiore al 74%.

Il quadro della situazione al 7 luglio

Un numero così elevato di domande inviate in un lasso di tempo tanto ridotto può essere collegato anche alla scadenza di breve termine per l'invio delle pratiche, fissata al 15 luglio 2017. Sulla vicenda pesano anche i limiti imposti dai budget stanziati anno per anno dal legislatore, una tagliola che in caso di esaurimento dei fondi potrebbe far slittare la domanda all'anno successivo, attraverso la costituzione di una graduatoria presso l'Inps.

Sulle pratiche avviate finora l'Istituto di previdenza pubblica dovrà invece effettuare delle valutazioni di merito, per distinguere quelle allineate con i criteri previsti. Solo chi otterrà il via libera potrà effettivamente procedere con la richiesta di uscita anticipata dal lavoro.

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