Le ultime novità sulla riforma delle Pensioni ad oggi 2 luglio 2017 vedono protagonista ancora una volta l'anticipo pensionistico. In questo caso si tratta però dell'APE volontaria, misura sulla quale è tornato ad esprimersi il Premier Paolo Gentiloni con un nuovo aggiornamento sulla scadenza d'attuazione. Sull'ape sociale arrivano invece nuovi commenti dal Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, il quale ha anche ricordato l'attesa per la partenza della c.d.
FASE 2 della riforma previdenziale. Infine, è arrivato un nuovo monito dai sindacati sul meccanismo dell'adeguamento automatico all'aspettativa di vita. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento sulle pensioni pubbliche.
Riforma previdenziale 2017: APE volontaria in arrivo entro l'estate
L'APE volontaria dovrebbe arrivare entro l'estate. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, durante un'intervista concessa al TG1. Secondo quanto riferito dal Premier, "dobbiamo tradurre i numeri positivi in riduzione delle diseguaglianze", facendo riferimento anche alla 14ma mensilità in arrivo per la prima volta a molti pensionati all'inizio di luglio.
Sul prossimo avvio dell'anticipo volontario erano arrivate delle anticipazioni già nella scorsa settimana. La misura è molto attesa da quei lavoratori che in virtù dei requisiti stringenti non hanno potuto aderire all'APE sociale o alla Quota 41, ma i ritardi sin qui accumulati sui decreti attuativi non hanno reso possibile aprire alle richieste di prepensionamento. Ora sembra che la vicenda stia finalmente per sbloccarsi.
Il sistema pensionistico italiano rischia di "spegnere le aspettative di tutte le generazioni"
Sulle contraddizioni del sistema previdenziale pubblico si è registrato anche un nuovo intervento del Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, che ha ricordato le recenti parole di Papa Francesco per esprimere la propria preoccupazione circa l'aggancio automatico "della pensione all'andamento dell'aspettativa di vita.
La conseguenza sarà, se non si blocca il meccanismo, che dal 2019 l'età pensionabile salirà a 67 anni e nel (lontano?) 2050 a quasi 70 anni". Il Parlamentare ha quindi ricordato, a tal proposito, la propria campagna avviata nel 2016 sulla flessibilità previdenziale, con lo slogan "agli anziani la pensione, ai giovani il lavoro". Al centro vi era il DLL 857 Damiano / Gnecchi, a sostegno del quale sono state raccolte oltre 30mila firme. Si è trattata di una "dura battaglia", accompagnata da quella per le salvaguardie degli esodati e per l'opzione donna. "La nostra iniziativa non ha portato a casa tutti gli obiettivi, ma ha aperto un varco importante e deve continuare". Il riferimento va alle misure in discussione all'interno del prossimo confronto tra Governo e sindacati sulla c.d.
Fase 2 della riforma
Furlan torna sull'Aspettativa di Vita e parla di "meccanismo infernale"
Sul tema dell'aspettativa di vita è tornata nella serata di ieri anche la leader della Cisl Annamaria Furlan, spiegando che è necessario "fermare il meccanismo infernale per cui sempre di più si alza l'età pensionabile". Per i giovani la sindacalista ha ricordato la necessità di "definire una pensione di garanzia", visto che spesso "cambiano lavoro ed entrano tardi nel mondo del lavoro". Come da nostra prassi restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni ricordiamo di utilizzare la funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.