Si è concluso da poco l'Attivo nazionale unitario con Cgil, Cisl e Uil svoltosi oggi. Le ultime novità sul tema Pensioni non sono positive per chi credeva di ricevere importanti notizie su Opzione Donna e Quota 41, rimaste a margine del confronto odierno. Dalle prime dichiarazioni di Roberto Ghiselli, riportate dall'agenzia Ansa, l'attenzione maggiore è stata rivolta all'aspettativa di vita e alla pensione di garanzia per i giovani.
Sulla proroga di OD al 2018 e sul prepensionamento dei lavoratori precoci nessuna parola né tantomeno un tweet da parte degli account ufficiale dei tre sindacati, che hanno seguito in tempo reale l'Assemblea di quest'oggi, riportando i passaggi più significativi della riunione all'Hotel Quirinale, che ha visto la partecipazione di oltre 300 delegati.
Pensione a 67 anni: no all'adeguamento dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita
Il concetto fondamentale di questa mattina è stato il no all'aumento dell'età pensionabile a 67 anni dal 2019, con la richiesta avanzata all'unanimità da parte dei sindacati circa il congelamento dell'aspettativa di vita.
"Se il governo non ci dà delle risposte - ha chiarito Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil - riprenderemo la mobilitazione". In merito all'eventuale blocco dell'AdV, l'Ansa ha pubblicato un ultimo aggiornamento che cita fonti vicine al Governo, secondo cui il rinvio strutturale chiesto da Damiano e Sacconi comporti una spesa di 1,2 miliardi di euro. Cifra che i lavoratori e le lavoratrici contestano in rete, dopo che il Governo qualche giorno fa ha concesso un aiuto di quasi 5 miliardi di euro, in relazione al decreto banche.
Proroga Opzione Donna e Q41: nessuna novità importante
Le utenti del gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018", gestito dalle amministratrici Vania Barboni e Giulia Molinaro, avevano riservato grandi speranze nell'incontro di stamani a Roma, tenutosi presso l'Hotel Quirinale.
Le speranze si sono però presto trasformate in illusioni, poiché il tema di Opzione Donna non è stato al centro del dibattito di questa mattina. Non esattamente il miglior modo per avvicinarsi al terzo confronto tra sindacati e governo atteso per fine luglio. Più le settimane passano e più la tematica rischia di passare in secondo piano. Lo stesso destino potrebbe subire anche quota 41 per tutti i lavoratori precoci. Anche in questo caso il discorso è lo stesso fatto per OD. Nonostante il decreto attuativo su quota 41 voluto dal Governo Gentiloni abbia offerto una concreta possibilità di miglioramento per quanti sono risultati beneficiari dell'accesso alle pensioni dei precoci, lo stesso non si può dire per tutti coloro che sono rimasti esclusi (la maggior parte dei lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni).
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