Torniamo ad aggiornare i lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" riprendendo le ultime istanze riguardanti la riforma delle pensioni. Nonostante la pausa estiva sono infatti in molti ad esporsi e a chiedere degli interventi di modifica delle attuali regole di quiescenza. Si parte dal Presidente della Commissione lavoro al Senato, che ha richiamato innanzitutto la necessità di rendere "socialmente sostenibile" l'attuale transizione ad un nuovo mercato del lavoro.

Secondo Maurizio Sacconi, le deroghe alla rigidità della Riforma Fornero hanno finora creato disparità tra i lavoratori. Per questo motivo, si rende necessario "un pit stop delle regole previdenziali", che deve accompagnarsi ad una verifica dei fondi necessari per rallentare gli adeguamenti all'aspettativa di vita. Contemporaneamente, è necessario puntare a "rendere più flessibile la previdenza complementare", di modo che possa "sostenere le fasi di attesa della pensione in assenza di reddito".

Riforma pensioni, l'On Damiano chiede all'Inps i dati sui riscatti di laurea

In merito alle recenti affermazioni del Presidente Inps Tito Boeri sui pensionati che si sono trasferiti all'estero, il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano ha fatto un parallelo con le tante aziende che si sono trasferite per ottenere una tassazione più favorevole.

"Se le grandi aziende di casa nostra scelgono di domiciliarsi nei Paesi fiscalmente più convenienti, perché dovremmo fare la morale a chi ha 1.000 euro di pensione al mese e lotta per la sopravvivenza?", si domanda il parlamentare. Per quanto concerne invece il capitolo del riscatto di laurea, il Presidente ha ricordato una norma risalente al 2008, che permette di riscattare favorevolmente gli anni di studi per i neolaureati con costi ridotti e rateizzazione decennale. A tale proposito, il Presidente della Commissione lavoro ha chiesto all'Inps di conoscere "quanti giovani hanno usufruito di questa possibilità dal 2008 a oggi", in modo da comprendere in che modo è possibile migliorare tale norma e consentire un più facile cumulo dei contributi per le giovani generazioni.

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