Le ultime notizie sulle Pensioni anticipate 2017 e sull'opzione donna nascono da un'interessante confronto avuto col la sociologa di fama Chiara Saraceno, noti i suoi studi sulla famiglia, sulla questione femminile, sulla povertà e le politiche sociali. Ringraziamo fin da ora la professoressa per il prezioso tempo dedicatoci e per la celerità con cui ci ha risposto. Il dibattito è nato dalla proposta del precoce Mauro d'Achille che ambirebbe ad uno stop dell'adv per il 2019 non solo per i lavoratori usuranti e per quanti svolgono mestieri gravosi, ma ad un' estensione del blocco anche ai precoci tutti, alle donne ed ai disoccupati, ecco il pensiero della sociologa Saraceno.
Pensioni 2017, stop adv 2019 chi lo 'meriterebbe'?
Sono d'accordo, ci dice, sulla necessità di una valutazione attenta dei lavori usuranti, anche perché chi li fa ha una speranza di vita inferiore. Più in generale, se si utilizza il criterio delle aspettative di vita si deve tener conto che queste sono, ahimé, molto diverse tra le persone ad alta e bassa istruzione, a motivo innanzitutto delle occupazioni cui l'istruzione dà accesso. Quanto alle donne, non sono d'accordo per una estensione generalizzata ad esse in quanto donne dell'anticipo pensionistico. In tempi non sospetti ero a favore di un'età pensionistica uguale per uomini e donne (tra l'altro le prime vivono in media più a lungo), ma
a) investendo contemporaneamente nei servizi di cura, per bambini e persone non autosufficienti;
b) riconoscendo un numero adeguato di contributi figurativi per chi ha svolto lavoro di cura intensivo (ad esempio, come in Germania, un anno di contributi figurativi per ciascun figlio, e analogamente per chi si occupa come principale caregiver di una persona non autosufficiente.
Bisogna evitare il rischio che, come per l'opzione donna, si incentivino, per mancanza di alternative, le donne ad andare in pensione prima, perdendo ricchezza pensionistica per fare gratis il lavoro di cura. Così come bisogna evitare di pensare che tutte le donne (e solo le donne) abbiano investito ugualmente nel lavoro di cura"
Ricordiamo inoltre che Chiara Saraceno non è solo una sociologa di fama, ma ha anche partecipato a due commissioni governative sugli studi sulla povertà, la prima, presieduta da Ermanno Gorrieri, voluta dall'allora presidente del consiglio Bettino Craxi, la seconda, dal 1996 al 2001, istituita da Livia Turco ministro della solidarietà sociale. Tra il 1999 e il 2001 ne è anche stata la presidente.