Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, lunedì 4 dicembre 2017, sono relative alle reazioni politiche alle manifestazioni organizzate dalla Cgil, sabato scorso, contro le proposte del Governo.

Pensioni 2017, notizie oggi 4 dicembre: Landini 'Siamo stufi degli spot elettorali'

La manifestazione organizzata da Cgil in diverse piazze italiane, sabato scorso, ha sensibilizzato l'opinione pubblica in merito all'inadeguatezza delle proposte presentate dal Governo Gentiloni in tema previdenziale.

Maurizio Landini, nel corso di un suo intervento a Palermo, ha rilanciato la propria battaglia contro la contestata e odiata Legge Fornero. In merito alla proposta delle Pensioni minime a 1000 euro, 'rispolverata' da Silvio Berlusconi in ambito elettorale, Landini ha risposto così: 'Il problema non è quello che pensa Berlusconi, il problema vero è quello che bisogna cambiare la Legge Fornero perché siamo stanchi degli spot elettorali. Il messaggio che vogliamo mandare all'Italia - ha sottolineato il leader sindacale - è quello del rilancio degli investimenti pubblici e privati e soprattutto quello del rilancio dei posti di lavoro per i giovani.

I temi sono questi, oltre alla questione relativa alle donne e all'uscita a 62 anni di età e 41 anni di contributi'.

Riforma pensioni 2017, novità oggi: Di Maio 'Impensabile che le pensioni minime siano sotto la soglia di povertà'

Ancora una volta il tema delle pensioni in primo piano sul fronte elettorale: del resto, si tratta di una questione popolare che potrebbe influenzare non poco l'esito finale delle prossime elezioni. Dopo le promesse di Silvio Berlusconi di portare le pensioni minime a 1000 euro, ecco la risposta del candidato premier del Movimento Cinque Stelle, onorevole Luigi Di Maio: 'E' impensabile che in Italia le pensioni minime siano al di sotto della soglia di povertà. L'impegno del Movimento Cinque Stelle - ha ribadito Di Maio, a margine della sua visita al Pio Albergo Trivulzio - è quello di portarle sopra i 780 euro'.

Ultime notizie pensioni, oggi 4 dicembre: Ape Sociale, nuovo rischio esodati

Intanto, come scrive Valentina Conte su 'Repubblica', incombe un nuovo rischio esodati: si tratta di quei lavoratori disoccupati che sono ancora in attesa dell'Ape Sociale. Si continua ad attendere con ansia l'erogazione della prestazione, arretrati compresi, tenendo conto della retroattività della misura al 1° maggio scorso: se da una parte l'Inps continua a rassicurare, affermando che i pagamenti dovrebbero partire dal prossimo mese di gennaio, dall'altra vi sono famiglie, per le quali, andare avanti per un altro mese in queste condizioni diventa difficilissimo.

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