Le ultimissime novità ad oggi sulle Pensioni arrivano dalle ultime dichiarazioni di Cesare Damiano che si è schierato apertamente per la quota 41 per tutti, senza limiti anagrafici e senza i paletti inseriti nell’ape social. La misura pensata nel Ddl 857 da Damiano proprio per aiutare i lavoratori precoci, parrebbe essere tornata alla ribalta in tutti i programmi politici.

Movimento 5 stelle e lega Nord ne hanno fatto uno dei cavalli di battaglia delle recenti elezioni politiche. Ora anche Cesare Damiano, esponente del partito democratico, in una recente intervista è tornato a rilanciare la quota 41 per tutti senza penalizzazioni. La misura, dunque è più vicina, indipendentemente da chi salirà al Governo? Boeri frena gli entusiasmi: i dettagli.

Pensioni anticipate, quota 41 per tutti senza limiti anagrafici e di lavoro

Questa la speranza di Cesare Damiano che tornando a parlare di riforma pensioni, pur ribadendo l’impossibilità, a suo avviso, di andare verso un’abolizione totale della Legge Fornero, ha fatto presente come sarebbe già un buon passo avanti procedere ove la precedente legislatura si è fermata.

In primis ha detto: “mi accontenterei che venisse sancito il principio per andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere da età e tipo di lavoro”. Facendo intendere che dopo 41 anni di contributi versati sarebbe più che lecito poter accedere alla quiescenza senza alcun paletto come quelli invece inseriti nell’ape sociale. Poi ha fatto presente a M5S e Lega che ora dovranno fare i conti con il DEF, documento di economia e finanza, che mostrerà loro come differenti promesse fatte in campagna elettorale saranno in realtà non realizzabili. Il riferimento con buona probabilità è anche alla totale abolizione della Legge Fornero. Sul fatto che la stessa debba essere rivista in base a principi di maggiore equità è però d’accordo.

A suo dire andrebbe introdotta la nona ed ultima salvaguardia degli esodati, il proseguo di opzione donna, la resa strutturale dell’ape sociale e appunto la quota 41 per tutti. Su questo punto anche Salvini e Di Maio si erano dimostrati favorevoli.

Riforma pensioni 2018, Boeri frena gli entusiasmi su quota 41 e 100

All’interno dei programmi elettorali di cui sopra, anche la quota 100, che permetterebbe l’uscita anticipata dal mercato del lavoro sommando età anagrafica e contributiva. Per Boeri l’approvazione della quota 100 e della quota 41 insieme sarebbero ancora più preoccupanti, in termini di tenuta della previdenza, rispetto all’abolizione in toto della legge Fornero. Che ne sarà allora delle misure? Si riuscirà a salvare almeno coloro che possiedono già 41 anni di contributi, visto che quasi tutte le forze politiche concordano con tale proposta?