Non fa il miele, ma è un acronimo di cui si sente discutere ormai da tempo. Ape: Anticipo Pensionistico. L'Ape può essere sociale - disposta per lavoratori che eseguono lavori "usuranti" o assistono persone nei loro disagi - o volontaria. Quest'ultima rappresenta un prestito elargito da un istituto bancario, diviso in 12 rate mensili, che va ad essere garantito dalla pensione di vecchiaia.
Proprio di quest'ultima andremo a trattare: lo strumento che permette ai lavoratori di uscire dal mondo del lavoro a 63 anni e andare in pensione, chiedendo un prestito da estinguere in 20 anni, ora è realtà. La banca Intesa Sanpaolo è la prima ad aver aderito all'iniziativa.
Ape: dal 12 aprile 2018 si possono fare le domande sul sito Inps
A partire dal 12 aprile 2018, tutti i lavoratori che abbiamo compiuto 63 anni di età e abbiano versato minimo 20 anni di contributi, e che desiderino quindi avvalersi di tale strumento, potranno presentare sul sito Inps la propria richiesta. In una nota della banca Intesa Sanpaolo si legge che l'Ape di fatto é un reddito ponte con durata massima di 43 mesi, che sarà versato dalla banca all'ex-lavoratore fin quando quest'ultimo non inizierà a percepire la pensione di vecchiaia.
Il tasso sarà fisso. La durata del prestito è di 20 anni, ma ovviamente è nella facoltà del richiedente di estinguerlo anticipatamente.
Chi può richiederlo
Ne possono usufruire i lavoratori con almeno 63 anni e a cui manchino non più di 3 anni e 7 mesi alla pensione di vecchiaia. Ciò purtroppo cambierà nel 2019, anno in cui l'età anagrafica minima sarà di 63 anni e 5 mesi, visto l'aumento dell'età pensionabile. Non potranno usufruire dell'Ape coloro che già hanno i requisiti per il diritto alla pensione.
Le cifre
150 euro al mese per sei mesi, il minimo. La somma massima che si può ottenere:
- non sarà maggiore del 75% della pensione mensile, nel caso si superino i 3 anni di Ape richiesta;
- dell'80% della pensione mensile nel caso in cui la durata di erogazione richiesta sia tra 24 e 36 mesi;
- dell'85% nel caso la durata richiesta risulti tra 12 e 24 mesi;
- del 90% se inferiore 12 mesi.
L'Ape sarà erogata in 12 rate al mese e senza tredicesima.
La restituzione avverrà nell'arco di 20 anni con detrazione dalla pensione, con 240 rate mensili, tolta la tredicesima che quindi non avrà detrazioni.
La richiesta dell'Ape
Dopo aver scelto il finanziatore, si dovrà scegliere obbligatoriamente l'assicurazione che provvederà a coprire il rischio di premorienza. Dunque si farà richiesta di Ape congiuntamente alla richiesta della pensione di vecchiaia. Si dovrà allora indicare la cifra richiesta e trasmettere all'istituto finanziatore la domanda che potrà essere accettata o rifiutata.
Il costo dell'Ape
Tenendo conto il capitale, il tasso di interesse, il fondo garanzia, il premio assicurativo per il rischio premorienza, si è calcolato che le trattenute sulla pensione saranno del 4,6% circa.
Infine, l'Ape, sarà esente da contributi e tasse, in quanto si tratta di un effettivo prestito.
Se un passo avanti è stato fatto in difesa di una terza età più "vivibile", ancora molti se ne dovranno fare per una più giusta equiparazione tra uscenti dal mondo del lavoro e "nuove leve" ancora disoccupate, molto spesso sulle spalle di chi usufruirà proprio del prestito Ape.