Alla fine il numero delle assunzioni nella Scuola per l'anno scolastico 2018/2019 potrebbe addirittura dimezzarsi rispetto alle cifre preventivate. A darne notizia è il quotidiano Italia Oggi: i soldi per le assunzioni degli insegnanti sono pochi, appena 150 miloni di euro e basteranno per appena 3.530 immissioni in ruolo a tempo indeterminato. Le cattedre che verranno messe a disposizione trarranno origine dalla trasformazioni dell'organico di fatto in organico di diritto.

A regime, ogni nuova cattedra costerà al ministero dell'Istruzione circa 42 mila euro, rispetto ai 27 mila euro circa stanziato per nuovo contratto nell'anno scolastico 2017/2018. A quelle cifre, di assunzioni nella scuola ne arrivarono quindicimila. I conti, secondo il quotidiano economico, non tornano, anche se il ministero dell'Istruzione di Valeria Fedeli ha fornito una spiegazione.

Novità oggi assunzioni docenti scuola: quante nel 2018/2019?

Infatti, nel vertice con i sindacati sulle assunzioni dei docenti nella scuola del 2018/2019, il Miur indica nella parte dei costi per ciascun nuovo contratto anche quelli relativi alle ricostruzioni di carriera.

Ovvero agli oneri inerenti agli anni di insegnamento fatti dai docenti neoassunti prima dell'immissione in ruolo definitiva con contratto a tempo indeterminato. Infatti, mentre per i docenti di ruolo l'incremento avviene automaticamente con la progressione di carriera legata all'anzianità di servizio, gli insegnanti precari ricevono sempre la medesima classe minima dello stipendio, anche se effettuano supplenze da molti anni. Per i sindacati, tuttavia, questa spiegazione è risultata superficiale. Infatti, dalla trasformazione dell'organico di fatto ad organico di diritto non dovrebbe esserci l'enorme differenza di stipendio quantificata dal Miur. I supplenti, infatti, percepiscono in ogni modo lo stipendio per dodici mensilità (e senza scatti), dunque la differenza nel passaggio all'assunzione di ruolo dovrebbe partire considerando lo stipendio già percepito delle supplenze.

Si tratterebbe, pertanto, di stabilizzare gli aspiranti docenti da supplenti a insegnanti a tempo indeterminato. La ricostruzione di carriera non può rappresentare il costo che fa la differenza nel numero delle assunzioni nella scuola: va sempre fatta, come è accaduto già negli anni passati.

Immissioni in ruolo scuola: quanti da GaE e graduatorie concorsi?

La giustificazione sui costi e sui numeri delle assunzioni nella scuola del prossimo anno non convince, pertanto, i sindacati. Ma si tratta di un muro contro muro con il ministero dell'Istruzione per il quale non si andrà oltre, comunque, le 3.530 assunzioni di docenti. Infatti, secondo quanto anticipato da Italia Oggi, i fondi per le stabilizzazioni degli insegnanti basterebbero a garantire le retribuzioni e gli incrementi fino al 2028.

E su queste cifre si viaggerà anche per le assunzioni dei prossimi anni. Le immissioni in ruolo dei docenti, anche per il 2018/2019, avverranno secondo il meccanismo del 50 per cento dai canali delle graduatorie dei concorsi e dalle graduatorie a esaurimento (GaE). Data la situazione creatasi nello scorso anno scolastico, con numerose classi di concorso esaurite nelle graduatorie a esaurimento, laddove non risultassero docenti candidabili, si procederà con lo scorrimento delle sole graduatorie dei concorsi.