Le ultime notizie sulla riforma pensioni 2018, ad oggi, martedì 17 aprile, riguardano l'ape volontaria, argomento molto dibattuto in queste ultime ore, così come la ventilata abolizione della Legge Fornero, sulla quale è tornato il Presidente dell'Inps, Tito Boeri, che ha allargato la questione Pensioni anche allo scottante tema relativo ai vitalizi dei parlamentari: le reazioni social sono state durissime.

Vediamo perchè.

Pensioni 2018, notizie oggi 17 aprile: Legge Fornero, dichiarazioni Tito Boeri commentate sui social

Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, è tornato sull'argomento riguardante l'abolizione della Legge Fornero, ribadendo come la cancellazione della riforma che porta la firma dell'ex ministro del Lavoro del Governo Monti, causerebbe un tracollo dei conti pubblici. Nell'intervista rilasciata a 'Mezz'ora in più', hanno colpito, però, le esternazioni di Boeri in merito ad un altro tipo di privilegio concesso agli onorevoli (oltre ai vitalizi), ovvero gli oneri figurativi. 'Se un parlamentare era prima un lavoratore dipendente - ha affermato Boeri - durante il mandato l'Inps è tenuta a versare i contributi datoriali.'

Le parole del presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale hanno suscitato l'indignazione di molti lavoratori sui social network che rinfacciano alla Fornero il continuo riferimento all'adeguamento dell'età pensionistica all'aspettativa di vita quale ancora di salvezza per i conti in rosso dell'Inps.

Riforma pensioni 2018: Nencini, 'Aumentare tasse sui giochi per adeguare le minime'

Il segretario del PSI, Riccardo Nencini, torna a proporre l'aumento della tassazione dei giochi come slot machine, lotterie etc.. per recuperare quelle risorse necessarie ad aumentare le pensioni minime. Come i nostri lettori, forse, ricorderanno, la proposta non è nuova, visto che già con il governo Renzi (e poi con quello Gentiloni) si era parlato della questione, salvo poi rivelarsi la classica 'bolla di sapone'.

Ultime notizie pensioni, oggi 17 aprile 2018: l'Ape volontaria conviene?

Si sta facendo un gran parlare in questi giorni di Ape volontaria e, da più parti, si sono tessute le lodi alla nuova uscita pensionistica.

E' interessante, a questo proposito, quanto emerge da un'elaborazione pubblicata dall'inserto settimanale del noto quotidiano 'Il Corriere della Sera' (L'Economia), elaborazione realizzata da Progetica. Si è preso come esempio un lavoratore di 63 anni con una stipendio netto di 1500 euro mensili e che abbia versato, nel corso della sua carriera lavorativa, 35 anni di contributi. Il neo pensionato andrebbe a percepire una pensione pari a 813 euro per i primi venti anni: il soggetto preso ad esempio avrebbe dovuto, invece, percepire un assegno di 1.167 euro.

A proposito di Ape volontaria, c'è da segnalare la nuova circolare Inps (messaggio N. 1604) contenente le prime indicazioni riguardanti le modalità di recupero e di attivazione del Fondo di garanzia.