Per le famiglie che hanno alle dipendenze colf, badanti o baby sitter, in arrivo la scadenza del termine di pagamento dei contributi previdenziali relativi al secondo trimestre 2018. Il 10 luglio è il termine ultimo per pagare i contributi dovuti all’Inps utilizzando i bollettini che l’Inps manda a casa del datore di lavoro, i cosiddetti MAV. Dopo il pagamento dei contributi del primo trimestre 2018, prevista per il 10 aprile, arriva così la seconda tornata di pagamenti per chi detiene alle proprie dipendenze un lavoratore con regolare contratto.
I contributi
Anche per le badanti o le colf è obbligatorio procedere al versamento dei contributi previdenziali all’Inps. Contributi che anche per questa particolare categoria di lavoratori servono per eventuali sussidi di disoccupazione ma anche per la pensione futura. Un recente articolo pubblicato dal noto sito pmi.it infatti spiega come le regole pensionistiche vigenti in Italia si applicano anche ai lavoratori del settore domestico. La pensione di vecchiaia per esempio, che secondo l’ordinamento nostrano si percepirà dal 2019 con 67 anni di età e 20 di contributi è applicabile anche alla badante che raggiunge quella età e quella anzianità di lavoro coperta da contribuzione.
Anzi, i contributi versati possono essere cumulati anche con quelli già detenuti dalla lavoratrice in altri paesi. Gli importi da versare devono seguire le tabelle che l’Inps stila annualmente e che ricorda con una eloquente analisi un recente articolo dell’Huffingtonpost. Le tabelle sono due e si distinguono a seconda della tipologia di assunzione del lavoratore, cioè se a tempo indeterminato o a termine.
Il calcolo di quanto dovuto
Dal 1 gennaio 2018, avendo avuto un leggero incremento il minimo stipendiale dovuto ai lavoratori, sono leggermente aumentati anche i contributi previdenziali. Contrariamente ad un credo collettivo, in linea di massima più lungo è l'orario di lavoro, minore è l'importo dei contributi dovuti.
Va ricordato che una parte dei contributi previdenziali del lavoro domestico sono a carico del lavoratore stesso. Per assunzioni con orario superiore alle 24 ore a settimana, l’importo orario dei contributi è di € 1,02 (26 centesimi caricati al lavoratore). Sempre sopra le 24 ore per settimana, ma con contratti a termine, il contributo dovuto sale a 1,10 euro per ora di lavoro. Se per orari di lavoro superiori alle 24 ore, il contributo è fisso, per rapporti instaurati su una settimana lavorativa più breve, il contributo dovuto è in base alla retribuzione oraria effettiva.
Come si versano i contributi previdenziali
Per il pagamento dei contributi di tutti i lavoratori domestici, colf, badanti, baby sitter e addetti alle cure familiari o personali, l’INPS invia ogni anno ai datori di lavoro i bollettini MAV che hanno già precompilato al loro interno l’importo dovuto.
Come dicevamo, il 10 luglio è prevista la scadenza del secondo trimestre, mentre per i pagamenti successivi le date sono il prossimo 10 ottobre ed il prossimo 10 gennaio. Il versamento potrà essere effettuato presso uffici postali, tabaccherie convenzionate con l’INPS e sportelli bancari Unicredit. Possibile anche il pagamento telematico tramite il servizio PagoPa o tramite il contact-center Inps.