Dopo un lungo esame e numerosi rinvii da parte della Commissione Lavoro al Senato, il maxi decreto unico su Quota 100 e reddito di cittadinanza ha ricevuto finalmente il via libera e lunedì 25 febbraio approderà in Aula a Palazzo Madama. Nonostante circa 1.570 emendamenti contenenti le proposte di modifica presentati, non sono state apportate molte correzioni e il testo non contiene grandi cambiamenti.
Accelerano i lavori sul decreto in Senato
Stando a quanto affermato dall'agenzia di stampa Adnkronos, infatti, i lavori sul cosiddetto decretone hanno subito una netta accelerazione dopo tanti tira e molla scaturiti dal voto sull'autorizzazione a procedere contro il leader della Lega Matteo Salvini sul caso della nave Diciotti. Inoltre, sia Lega sia Movimento 5 Stelle sembrerebbero divisi su più fronti per quanto riguarda le modifiche proposte in Commissione Lavoro al Senato, cosa che molto probabilmente ha spinto il Governo a rinviare l'esame degli emendamenti alla Camera.
Oltre 39 emendamenti dei 5 Stelle ritirati
Sarebbero circa 70 gli emendamenti presentati da Lega e Movimento 5 Stelle metà dei quali sono stati ritirati, mentre i restanti saranno discussi a Montecitorio a margine della seconda lettura del testo alla Camera. Si tratta dei temi più delicati da affrontare che, stando alla volontà del sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Cominardi verranno ripresi con il secondo esame in Parlamento.
Dopo una lunga riunione fra esponenti della maggioranza, è stato deciso il ritiro di circa 39 emendamenti firmati Lega-Movimento 5 Stelle e riguardanti l'estensione delle tariffe elettriche del servizio idrico ai beneficiari del cosiddetto reddito di cittadinanza oltre alle misure sui disabili e sulla platea per il riscatto degli anni di laurea.
Fra quelli targati Lega, invece, saltano le proposte concernenti il cumulo degli incentivi con il Mezzogiorno per le imprese che assumono nuova forza lavoro e l'obbligo del servizio civile di un anno per tutti coloro che richiedono il sussidio messo in atto dai grillini. Ritirato anche l'emendamento che mirava ad innalzare a 36 ore i servizi sociali svolti nei Comuni.
Gli interventi approvati, invece, riguardano lo stop dell'assegno previdenziale agli evasi e ai latitanti oltre all'estensione della possibilità di richiedere il Trattamento di Fine Servizio per i dipendenti della Pubblica Amministrazione. Un'importante novità, riguarda anche l'introduzione del super punteggio per nuove assunzioni di precari nelle scuole.