Potrebbero essere centomila in meno rispetto a quanto inizialmente previsto le domande di pensionamento con l’ormai famosa Quota 100, la misura principale della riforma delle Pensioni del governo gialloverde, guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha introdotto anche gli assegni di cittadinanza. A sostenerlo, fornendo ancora una volta i numeri aggiornati delle richieste finora presentate per l’accesso alla pensione anticipata a 62 anni d’età con 38 anni contributi pensionistici, è il presidente dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale Pasquale Tridico.
Pensioni, il presidente Inps: già presentate 150 mila domande per Quota 100
"Finora – ha detto Tridico due giorni fa durante la presentazione della Relazione programmatica 2020-2022 del Comitato di indirizzo e vigilanza dell’Inps - sono state presentate 150 mila domande per Quota 100”. Questi i numeri certi dell’Inps, poi le nuove previsioni alla luce del trend. “C'è stato – ha detto Tridico - un rallentamento e se continuerà questa crescita decrescente – ha aggiunto - penso che a fine anno non si arriveranno a superare le 200 mila domande, 100 mila in meno – ha evidenziato - rispetto a quelle che erano state previste".
In molti, pur avendo i requisiti richiesti per accedere al trattamento previdenziale in anticipo, stanno praticamente decidendo di restare al lavoro.
Si prevede il risparmio da un miliardo di euro così come per il reddito di cittadinanza
Per la Quota 100, infatti, si prevede adesso un risparmio da un miliardo di euro rispetto a quanto inizialmente era stato ipotizzato dal governo in fase di preparazione della norma per l’inserimento nella legge di Bilancio 2019. Un miliardo di euro che va ad aggiungersi ai cinquecentomila euro risparmiati con il reddito di cittadinanza. Si tratta di "una stima prudenziale e corretta", ha sottolineato il presidente dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale.
Risorse che potrebbero servire a finanziare altre misure sul fronte previdenziale visto che diversi esponenti del governo M5s-Lega, a cominciare dal ministro Matteo Salvini, continuano ancora oggi ad alimentare speranze sul proseguimento del percorso della riforma delle pensioni in direzione di una maggiore flessibilità in uscita. Ad esempio, con la cosiddetta Quota 41 di cui parla spesso il leader della Lega. Tra le misure attese da molte italiane e prevista dal contratto di governo anche la proroga o la stabilizzazione del regime sperimentale di Opzione donna. Ma per capire quali altre novità arriveranno concretamente sul fronte previdenziale bisogna attendere la nuova legge di Bilancio 2020 che si comincerà a discutere subito dopo le ferie estive. C’è da scommetterci che anche nella nuova manovra le pensioni giocheranno un ruolo da primo piano.