Nella serata di ieri, 8 agosto 2019, in seguito a dei lunghi colloqui tra il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e il Premier che ha dialogato anche con i leader della maggioranza, Matteo Salvini sembrerebbe intenzionato a concludere l'esperienza dell’esecutivo giallo-verde. Si parla già di crisi di Governo: il segretario leghista, infatti, avrebbe deciso di staccare la spina al Governo.

Gli insegnanti precari, ma anche i lavoratori e i laureati che aspettano altre selezioni previste tra la fine di quest'anno e l'inizio del 2020, già si chiedono che fine faranno i Concorsi Pubblici.

Scontro su decreto Salva-precari e regionalizzazione della scuola

La Scuola è uno dei punti più salienti del Governo che, si ricorda, ha visto Salvini e Di Maio scontrarsi già sulla questione della regionalizzazione scolastica. Dopo alcuni giorni di dibattiti e toni accesi, grazie all'intervento del Movimento 5 Stelle, si era poi giunti alla decisione di escludere la scuola dalla regionalizzazione con un ridimensionamento delle rivendicazioni delle regioni Lombardia e Veneto sorrette dalla Lega.

Al momento questa riforma è rimasta sospesa.

Lo scontro si è fatto più duro sul cosiddetto decreto Salva-precari: da una parte Salvini vorrebbe dare un'importante priorità ai docenti che hanno già acquisito esperienza con conseguenti percorsi abilitanti che consentano agli insegnanti con 36 mesi di servizio di stabilizzarsi più facilmente con concorsi facilitati oppure non selettivi; dall'altra parte, invece, il Movimento Cinque Stelle vorrebbe un test selettivo prima dei percorsi abilitanti e delle selezioni più rigide.

Rischio sui concorsi scolastici

I dibattiti sopracitati, nel corso degli ultimi giorni, avevano trovato una sorta di conclusione tramite un decreto accolto “salvo intese” da parte del Consiglio dei Ministri.

Tale decreto, si ricorda, contiene le operazioni di avvio del Pas e di un concorso straordinario per i docenti non abilitati. Il testo, però, doveva essere rivisto e di fatto nessun provvedimento è stato ancora emanato: una crisi di Governo potrebbe mettere a rischio i risultati di mesi di lavoro per migliorare il mondo scolastico e stabilizzare i precari.

In pericolo anche i concorsi a cattedra previsti tra il 2019 e il 2020: il concorso straordinario per i docenti con esperienza, e quello ordinario per i laureati con 24 Cfu che aspettano ancora di dare un senso agli esami conseguiti nelle materie antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. In sospeso c'è inoltre il concorso infanzia-primaria.

Questi concorsi erano stati annunciati già da molti mesi pertanto, proprio quando erano sul punto di concretizzarsi, si potrebbe andare incontro a delle nuove elezioni che rallenterebbero nuovamente le procedure concorsuali.