Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 16 ottobre 2019 vedono arrivare importanti conferme da parte del Premier Giuseppe Conte in merito alla quota 100 e all'intervento che il governo intende portare avanti nel comparto previdenziale. Ma tra le prese di posizione registrate nelle ultime ore emergono spunti interessanti anche da parte dei tecnici e dei sindacati.
Il Premier Conte conferma le uscite flessibili tramite Quota 100
Nel 2020 le nuove pensioni anticipate a partire dai 62 anni di età e con 38 anni di versamenti continueranno a restare a disposizione dei lavoratori. Lo conferma il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, facendo chiarezza sulle ultime discussioni avvenute all'interno della maggioranza. "Quota 100 rimane, questo è l'indirizzo politico", ha precisato il Premier nel tardo pomeriggio di ieri. In merito all'acceso confronto avvenuto nei giorni precedenti, "si è ragionato sulle finestre di uscita, ma nulla è stato ancora deciso. Quota 100 comunque rimane, questo senz'altro" ha poi precisato, cercando di mettere ordine rispetto alla vicenda.
Brambilla contro il rischio dello stop alla Quota 100: 'Creerebbe nuovi esodati'
A prendere posizione contro la possibile abolizione delle uscite anticipate tramite Q100 è stato anche l'esperto di previdenza Alberto Brambilla, Presidente dell'Istituto Itinerari Previdenziali. Secondo l'economista, "allungare di tre mesi le finestre per accedere si può anche fare, ma non è questo ciò che risolve il problema aperto da questa misura temporanea”. Al termine naturale della sperimentazione (cioè dopo il 31 dicembre 2021) si creerebbe comunque uno scalone perché i lavoratori dovranno attendere la maturazione dei requisiti ordinari di quiescenza (che arriveranno a 67 anni e 2 mesi).
Proietti (UIL): 'No alla finestra aggiuntiva per la Quota 100'
Anche dai sindacati si registra una ferma presa di posizione contro nuovi interventi correttivi rispetto al nuovo meccanismo di pensionamento anticipato tramite la quota 100. Secondo il segretario confederale della UIL Domenico Proietti, "il governo commetterebbe un gravissimo errore a percorrere questa strada". In particolare, il sindacalista si dice "nettamente contrario all'introduzione di qualsivoglia finestra aggiuntiva su Q100". Oltre a ciò, nella riforma del comparto previdenziale deve rientrare la prosecuzione dell'APE sociale e la reintroduzione di maggiore flessibilità per tutti i lavoratori. Chi percepisce già un assegno previdenziale si attende inoltre la fine del blocco alle rivalutazioni". Sulla risposta a questi punti la Uil giudicherà l'azione del governo sui temi previdenziali", ha quindi concluso Proietti.