Le ultime novità sulle Pensioni anticipate ad oggi 14 ottobre 2019 vedono riaccendersi i toni sulla flessibilità previdenziale ed in particolare sulle uscite anticipate tramite la quota 100, oltre che sulla proroga dell'opzione donna. I riflettori restano ovviamente puntati sulle modifiche all'attuale impianto normativo da implementare all'interno della prossima legge di bilancio 2020 e sulle inevitabili ripercussioni dei provvedimenti che saranno approvati.

D'Achille (Lavoro e Pensioni: Problemi e Soluzioni): 'I nodi stanno venendo al pettine'

Dall'amministratore del gruppo Facebook "Pensioni e Lavoro: Problemi e Soluzioni" arriva la conferma rispetto alle ultime novità sulle finestre della quota 100.

Mauro D'Achille ha infatti ricordato che rispetto allo scorso anno il nuovo esecutivo "si trova con almeno dieci miliardi in meno e deve in ogni modo far quadrare il bilancio". Un'evidenza che era stata già sottolineata alla nascita della Q100 e del reddito di cittadinanza. Adesso "i nodi stanno venendo al pettine" e questo si tradurrà in un aumento di tre ulteriori mesi per le finestre di accesso alla misura, con il fine di prorogare l'APE sociale e l'opzione donna. "Ci aspettiamo una levata di scudi dei quotacentisti, è scontato, ma non è accettabile che soltanto loro si godano la flessibilità in uscita se questa dovesse avvenire a scapito delle due misure" ha quindi spiegato D'Achille, confermando la notizia.

Armiliato (CODS): proroga opzione donna fino all'anno 2023

Dal Comitato Opzione Donna Social arriva un nuovo auspicio circa l'accoglimento delle rivendicazioni femminili all'interno della prossima legge di bilancio 2020. In particolare, si chiede che nella prossima manovra venga inserita la proroga dell'opzione donna, ma che quest'ultima non si limiti ad una riproposizione di anno in anno.

"Ripeto ancora che, se una proroga della misura dell’Opzione Donna sarà, deve esserlo fino all’anno 2023 e deve anche liberare dai suoi mille vincoli, la possibilità di cumulare i contributi versati", ha sottolineato l'amministratrice Orietta Armiliato.

Damiano (PD) e gli altri interventi sulle pensioni in Manovra

Stante la situazione, la nuova legge di bilancio dovrà considerare anche degli interventi riguardanti coloro che hanno già maturato l'assegno dell'Inps.

A tal proposito, il dirigente Dem Cesare Damiano ha ricordato che ora "è tempo di scelte". Ed anzi, "il tempo stringe e le risorse a disposizione sono poche". Per questo motivo, risulta prioritario il taglio del cuneo fiscale in favore dei lavoratori, ma resta necessario anche "allargare la platea dei pensionati che percepiscono la 14ma". La misura rappresenterebbe infatti "un parziale risarcimento del rallentamento della indicizzazione delle pensioni operata dal governo precedente".

Marattin (Italia Viva): serve una 'totale abolizione di Quota 100'

Rispetto al tema delle nuove pensioni anticipate tramite quota 100 il dibattito politico continua a restare molto acceso, con posizioni che appaiono sempre più distanti tra le diverse formazioni politiche.

"A fronte del fatto che le risorse per la legge di bilancio 2020 non sono ancora del tutto definite, Italia Viva propone l'abolizione totale di quota 100" ha spiegato il parlamentare Luigi Marattin. Il motivo di una tale proposta riguarda la mancanza di equità intergenerazionale che caratterizzerebbe questa opzione. Per rimediare, la formazione renziana ipotizza quindi di trasformare in senso strutturale l'APE sociale, garantendo così il pensionamento anticipato in favore di chi sta vivendo situazioni di disagio in età avanzata.