Mancano poche ore alla scadenza per la presentazione della domanda per le Gps relative alle assunzioni e conferimento delle supplenze per l’anno scolastico 2021/22 e come sempre, in prossimità della scadenza, la piattaforma è in tilt. I docenti, quasi mezzo milione da Nord a Sud, interessato all’inoltro dell’istanza, lamentano le difficoltà di invio, con il sito bloccato e con diversi messaggi di errore.

Compilazione Gps tra ritardi e difficoltà

Il nuovo sistema di compilazione della domanda sta causando non pochi problemi, non solo per il rallentamento del sistema ma anche a causa della procedura di compilazione, lunga e da svolgere con estrema attenzione, dall’invio corretto o meno, infatti, dipenderà il futuro prossimo di tanti docenti. Il nuovo sistema di invio della domanda Gps richiede l’inserimento di 150 preferenze e, per ognuna di esse, ben nove campi da riempire, relativamente a classe di concorso, tipologia di contratto (30 giugno o 31 agosto), spezzoni, cattedre, coe e coi. Procedura resa ancora più ardua da Iol che sembrerebbe funzionare meglio solo durante le ore notturne.

Inoltre, molti Usp non hanno pubblicato in tempo i posti disponibili, dunque si corre il rischio di compilare una domanda alla cieca, senza conoscere gli Istituti e le relative cattedre disponibili.

Gps rinuncia, mancata presa di Servizio o abbandono

Chi sceglie di non inoltrare la domanda per le Gps, viene escluso in automatico dalle immissioni in ruolo ma perde anche la possibilità di vedersi assegnata una supplenza annuale. Resta ferma la possibilità di ottenere una supplenza breve dalle 20 scuole inserite nel modello di domanda già presentata l’anno scorso. Durante la compilazione della Gps, i comuni e gli Istituti non facente parte delle 150 preferenze, vengono considerate come rinuncia, questo vuol dire che se dovessero esserci delle cattedre disponibili in un Istituto non preferito dal docente, lo stesso anche con il punteggio massimo non avrà quell’incarico.

Una volta assegnata la supplenza, il docente deve prendere servizio nella Scuola assegnata, la mancata presa di servizio equivale a rinuncia, con conseguente perdita di possibilità di conseguire supplenze da Gae, Gps e Graduatorie di Istituto. Lo stesso discorso vale per l’abbandono del servizio. Alla luce delle nuove regole, diventa ancora più complicato compilare la domanda e inoltrarla correttamente, perché in gioco c’è il futuro di migliaia di insegnanti che aspirano all’insegnamento per il prossimo anno. I sindacati stanno chiedendo una proroga della scadenza ma visto il cronoprogramma già stabilito per l’avvio dell’anno scolastico, difficilmente avverrà. Si ricorda che quest'anno gli incarichi verranno assegnati entro il 31 agosto o comunque entro l'inizio delle attività didattiche, in modo tale da avviare l'anno scolastico con il personale al completo.

Assunzioni e supplenze da Gps, chi compila la domanda

La procedura in scadenza tra poche ore, 21 agosto alle ore 23.59, riguarda tutti i docenti inseriti in Gae e Gps e coinvolti in diverso modo. Gli insegnanti inseriti in Gae, Gps prima fascia e fascia aggiuntiva possono sperare di essere immessi in ruolo già dal 1 settembre 2021 con ruolo giuridico 2020. Per i docenti di posto comune inseriti a pieno titolo nella prima fascia è necessario avere svolto tre anni di servizio negli Istituti statali. Per il Sostegno non è, invece, richiesto il servizio come requisito. I docenti inseriti in seconda fascia saranno interessati, invece, alle supplenze per l’anno scolastico 2021/2022.