Dopo l'addio per un gran numero di italiani al Reddito di Cittadinanza, il Decreto Lavoro 2023 voluto dal Governo di Giorgia Meloni ha voluto attuare una modifica delle politiche di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale mediante l'attuazione di nuove misure. Tra queste si pone come strumento utile il supporto per formazione e lavoro. Una misura rivolta a tutti gli occupabili dall'età di 18 sino al 59 anni, con un valore ISEE fino a 6 mila euro, che non hanno diritto di accedere all'assegno di inclusione e che non percepiscono il Reddito di Cittadinanza o la Pensione di Cittadinanza o altri strumenti di sostegno alla povertà.

Formazione e lavoro

In Tv è iniziata dal 16 agosto la campagna informativa mediante spot che ricorda la possibilità di richiedere il supporto formazione e lavoro con domande da presentare a partire dal 1 settembre. La misura prevede un'indennità di 350 euro al mese per la durata massima di 12 mesi elargita dall'INPS. L'obiettivo prefissato dal Governo è quello di favorire la formazione dei soggetti occupabili in modo da avvicinarli al mondo del lavoro, riuscendo di pari passo, a supportarli in questo nuovo percorso formativo mediante un contributo economico. Il fine è il reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro o l'ingresso dei soggetti che fino a questo momento non hanno cercato una collocazione lavorativa.

Ultimi mesi per il Reddito di Cittadinanza

Come ormai noto, il Reddito di Cittadinanza, già eliminato o ridotto per alcune fasce di cittadini, sarà abolito definitivamente a partire dal 1 gennaio 2024. Al suo posto farà il debutto il nuovo supporto Formazione e Lavoro. Esso presenterà progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale (laddove necessaria), cercando i poter orientare i cittadini verso il mondo del lavoro a loro più consono.

L'INPS ha messo a disposizione una video guida dedicata all'attivazione della misura, presente sul sito istituzionale.

I requisiti per l'accesso al supporto

Il supporto per la formazione e il lavoro potrà essere richiesto dai cittadini in possesso di alcuni requisiti: bisognerà avere un età compresa tra i 18 e i 59 anni, appartenere ad un nucleo familiare con ISEE fino a 6 mila euro e non poter accedere all'Assegno di inclusione o essere considerato nella scala di equivalenza..

Per quanto concerne le condizioni patrimoniali, mobiliari e immobiliari e ai requisiti generali bisognerà trovarsi nelle stesse condizioni previste per l'accesso all'Assegno di inclusione, misura che partirà a gennaio 2024 e sarà destinata ai nuclei familiari che presentano al loro interno minori o persone disabili con più di 60 anni.

Come fare domanda

La richiesta, a partire dal 1 settembre, dovrà essere presentata tramite il sito dell'INPS mediante accesso con Spid o Cie oppure recandosi ai patronati. Ci si potrà registrare alla piattaforma Siisl. In caso di domanda accolta il cittadino beneficiario del supporto dovrà sottoscrivere il Patto di attivazione digitale indicando almeno tre agenzie del lavoro che ha deciso di contattare.

Il cittadino sarà così convocato al Centro per l'impiego per la firma del Patto di servizio personalizzato dando così l'avvio al percorso di inserimento nel mondo del lavoro nel corso del quale sarà beneficiario di un sostegno di 350 euro mensili per una durata massima di 12 mesi. La somma sarà concessa ai cittadini mediante bonifico mensile effettuato dall'INPS.