Martedì 22 novembre è stato presentato dal governo il disegno di legge di bilancio, che - fra le altre cose - va a tracciare delle novità sostanziali in relazione al reddito di cittadinanza. Dal 1° gennaio 2023, infatti, verranno apportate notevoli modifiche ai requisiti di accesso; si tratta di un percorso che porterà poi all'abolizione completa del Rdc [VIDEO]. Dal 2024, infatti, il RdC scomparirà per tutti e verrà sostituito da una nuova misura, ancora da definire.

L'imminente modifica è intesa come manutenzione straordinaria del reddito, che si avvia verso la sua abolizione, attraverso un periodo di transizione relativo all'anno 2023 e con controlli più efficaci verso chi è percettore del reddito e riceve nuove opportunità di lavoro.

Le modifiche che verranno introdotte dal 2023 interesseranno esclusivamente i percettori d'età compresa tra 18 e 59 anni che sono in grado di lavorare e nel cui nucleo familiare non siano presenti disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d'età.

Le novità al reddito dal 2023

Con decorrenza dal 1° gennaio 2023, il reddito di cittadinanza sarà oggetto delle seguenti modifiche:

  • il reddito verrà accreditato - per i soggetti "occupabili" - esclusivamente per otto mensilità, in sostituzione delle odierne 18 che si possono rinnovare;
  • per poter continuare a percepire il reddito, sarà obbligatorio frequentare un corso formativo o di aggiornamento professionale che avrà come obiettivo quello di aiutare il percettore a riaffacciarsi nel mondo del lavoro;
  • nel caso in cui si rifiutasse la prima offerta "congrua" di lavoro, non sarà più possibile beneficiare del reddito.
  • saranno effettuati maggiori controlli alla fedina penale dei componenti del nucleo familiare: sarà operativo un protocollo tra Inps e Ministero della Giustizia per lo scambio delle informazioni utili alle necessarie verifiche;
  • sarà possibile svolgere attività di natura stagionale senza perdere la possibilità di percepire il reddito, cumulando quest'ultimo con i redditi da lavoro stagionale entro il limite di 3.000 euro l’anno.

Quante famiglie saranno coinvolte

Con le nuove regole sul reddito di cittadinanza introdotte dalla manovra di bilancio e in vigore dal 2023, saranno circa 404mila le famiglie che saranno coinvolte nella stretta.

Secondo alcuni calcoli pubblicati nella Relazione tecnica alla misura, infatti, l'Inps indica che sarà di 1,039 milioni il numero medio annuo dei nuclei che beneficeranno: di essi, i nuclei interessati alle modifiche del reddito sarebbero oltre 400mila, mentre i restanti 635mila non ne sarebbero toccati.