I fatti risalgono a mercoledì 12 aprile, quando una fotografa sta effettuando degli scatti sulla costa di Santa Cesarea Terme. Il soggetto, come spesso accade in questo tratto di costa è la maestosa torre di Porto Miggiano, eretta già prima del XVI secolo a protezione del porto della piccola località.

Un'uscita fotografica aliena

Fin qui un tranquillo pomeriggio fotografico nel Salento da parte dell'autrice della foto che però, una volta a casa, nota negli scatti dietro la torre, due luci bianche affiancate, quasi come se in lontananza ci fossero due fari.

Insomma non il solito, classico disco volante questa volta, ma due punti luminosi vicini che solcano la linea tra cielo e mare dell'orizzonte in un tardo pomeriggio, a tramonto avvenuto da poco. A questo punto l'autrice invia due degli scatti al sito tagpress.it, che subito li pubblica in un articolo. Nel primo scatto l'UFO si troverebbe molto vicino l'orizzonte, mentre nel secondo sembrerebbe aver preso quota.

Ma a far luce sull'argomento ci pensa subito il portale online 'Ufo If Interest', che liquida il fenomeno come un semplice lens flare (fenomeno molto noto tra i fotografi). A causarlo sarebbe stato il proiettore luminoso puntato sulla torre, che avrebbe impresso sul sensore dell'apparecchio fotografico i due 'fari'.

A dare maggior forza alla spiegazione degli esperti, la testimonianza della fotografa che al momento degli scatti non ha notato alcun UFO.

Nel Salento non sono rari gli avvistamenti di presunti UFO

Questo episodio, seppur subito ridimensionato, fa tornare in mente l'avvistamento di metà gennaio scorso, quando un insegnante salentino di musica, lungo la strada provinciale Taurisano-Ruffano, registrò un video nel quale era evidente un fenomeno luminoso in cielo. Una volta caricato il video sul suo profilo Facebook, questo divenne subito virale, tanto che tre importanti siti di giornali britannici, il Daily Mail, l'Express.co.uk, e il Mirror dedicarono un articolo al video del fenomeno. Del caso se ne occupò Angelo Carannante, presidente del Centro Ufologico Meridionale, che basò la sua spiegazione su quanto raccontato dalla voce della donna che raccontava il video.

La donna infatti affermava di non veder ad occhio nudo quanto invece il suo amico le faceva notare sullo schermo del telefonino. Questa differenza fece propendere per la tesi che, ad essere osservato in quel momento, fosse nient'altro che Venere, mentre lo zoom e il sensore del telefonino fecero il resto. Anche se, a dirla tutta, il presidente Carannante non chiuse del tutto le porte: "Non mi sento di escludere totalmente la possibilità di un ufo, ma le probabilità sono basse".