Sarà inaugurata martedì 20 settembre presso la Chie Art Gallery di Milano la mostra dal titolo "Naked: nudo sensualità e provocazione". 

Documentato dalla preistoria sino ai giorni nostri, il nudo è senza dubbio uno tra i soggetti più antichi dell'intera storia dell'Arte, che diverse volte nel corso del tempo, e ancora oggi in alcuni Paesi, si scontra con le concezioni morali delle società in cui si è espresso.

Il nudo viene spesso concepito come emblema di seduzione, erotismo, ma esso può rappresentare anche un simbolo di purezza, libertà, bellezza o semplicemente un mezzo attraverso il quale comunicare messaggi provocatori.

Una mostra alla sua seconda edizione

Obiettivo di questa mostra, già proposta un anno fa a Firenze con gran successo di pubblico, è quello di avvicinare la gente a questa tematica, evidenziando le diverse accezioni legate al nudo nell’arte.

La collettiva costituita dalle opere di ben 10 artisti, italiani e stranieri, accuratamente selezionati e molto diversi tra loro sia per tecnica che per contenuti,  vuol dimostrare come anche dietro l’immagine, apparentemente semplice e scontata di un corpo si possano celare emozioni, paure, fragilità, sentimenti; un mix di messaggi che ci invitano ad andare oltre il visibile, al di là dell’immagine che ci si prospetta davanti, perché l’arte è e deve essere soprattutto una fonte inesauribile di riflessione.

Gli artisti

Esporranno in questo interessante contesto: 

Carlo Ferreri, artista milanese, nella cui pittura la rappresentazione del corpo assume un’importanza fondamentale. I suoi nudi sono “materici” con rilievi pastosi e caratterizzati da tonalità bruno-rossastre. I corpi quasi bloccati sulla tela, sono raffigurati in dettaglio e vincente risulta a tal proposito la scelta di Ferreri di raffigurare un particolare del corpo a distanza ravvicinata.

Laura Lepore: Artista torinese. Nelle opere in mostra propone due nudi femminili diversi: l’uno volto ad evidenziare la sensualità del corpo e l’altro, dal titolo “Il volo di Margarita”, più incentrato sulla bellezza, sul nudo come emblema di purezza, leggiadria.

In entrambe traspare comunque quel tratto fiabesco che contraddistingue molte opere della Lepore. 

Marco Ginosa: Artista milanese, propone in questa collettiva tre sculture in polistirolo e carta, che si contraddistinguono non soltanto per la particolarità dei materiali adoperati ma anche per la qualità tecnica ed il potente impatto visivo.

Yu Kuramitsu : Artista giapponese, che vanta numerose esposizioni in Giappone e Russia, espone due opere ad olio in cui propone un nudo sfumato, quasi impercettibile che diventa emblema di purezza dell’animo umano che è il vero protagonista di molte opere della Kuramitsu. 

Natalia Repina: Artista russa. Nei suoi nudi ad una particolare plasticità dei corpi si associa una forte capacità d’introspezione, ben evidente soprattutto nei volti delle donne raffigurate.

Eccellente la qualità tecnica della sua pittura contraddistinta da larghe pennellate, sfumature, contrasti cromatici ed un’ottima padronanza del disegno.

Camelia Rostom: Artista libanese, nei tre nudi esposti in collettiva propone uno stile originale in cui la rappresentazione del corpo nudo viene utilizzata per veicolare messaggi e sensazioni differenti. 

Tino Cavagnoli: Artista di origini sarde. Nei suoi nudi ad una forte sensualità si associa anche un’aura quasi magico-spirituale, acuita dal modo in cui la luce ricade sul corpo, che rende ancor più potente l’impatto di queste opere sull’osservatore. 

Alessandra Lugli: Artista autodidatta, ha una produzione pittorica caratterizzata dall’uso di colori molto forti e accesi e da una notevole fluidità dei corpi, elementi che riscontriamo anche nelle tre opere qui proposte. 

Emanuela Camusi: Autodidatta.

Di recente ha esposto le sue opere a Venezia presso Palazzo Priuli Bon. Nelle opere presentate in questa collettiva si denota un buon disegno unito a forti contrasti chiaroscurali che esaltano maggiormente le sinuose forme femminili.