La Formula1, da quando è nata, non è mai stata lo sport più appassionante e spettacolare del Mondo. Inoltre negli ultimi 6 anni solo due case automobilistiche su undici concorrenti hanno vinto il titolo: dal 2010 al 2013 la Red Bull e nel 2014 e nel 2015 la Mercedes. Eppure una delle scuderie più vincenti dell’ultimo lustro, tramite il proprio direttore tecnico, ha criticato le nuove regole della Formula1.
L’ultima, in ordine temporale, è quella riguardante l’introduzione del motore ibrido, dove la cd power unit (una parte del motore) ricopre un ruolo fondamentale. Un ruolo anche più importante dell’aerodinamica, che fino a pochi anni fa era l’aspetto su cui i team di ingegneri lavoravano maggiormente.
Le parole di Newey
Adrian Newey, in un’intervista al giornale di Abu Dhabi ‘The National’, ha parlato del presente e del futuro della F1 in termini pessimistici: “E’ malsano che oggi la Formula1 sia così tanto sbilanciata sul motore. I regolamenti riguardanti il telaio sono molto severi, mentre quelli sui motori sono più liberi che mai.
La Mercedes ha un motore molto potente, la Ferrari si difende ma comunque non arriva ai livelli dei tedeschi, mentre altre case come Honda e Renault sono abbastanza indietro”. La radice del problema risiede nel fatto che Mercedes e Ferrari forniranno il motore a 8 delle 11 scuderie iscritte al campionato del 2016.
Le motorizzeranno, ma non forniranno power unit dello stesso livello: “Oggi la cosa più importante di tutte è il software – spiega Newey – e i clienti di queste case ottengono un motore uguale a quello dei fornitori sotto molti aspetti, ma non ottengono lo stesso software. Questo è un grande svantaggio: allo stato attuale delle cose la Mercedes è la grande favorita, con la Ferrari che può provare a competere.
Ma sono solo loro due, le altre sono diversi gradini sotto. A mio avviso non è una situazione sana per la Formula1”.
Le parole di Abiteboul
In un’intervista a Motorsport.com, il direttore delle attività in pista della Renault ha criticato a sua volta la Formula1 del presente, ma in termini diversi rispetto a Newey: “Con l’introduzione dell’ibrido, sono cambiate molte cose, non solo per la Renault ma per tutti i costruttori. Però dal punto di vista del regolamento tecnico sportivo queste motorizzazioni, a mio avviso, non sono adatte per la Formula1.
Parlo dei costi di produzione, dello spettacolo che scarseggia e della rumorosità dei motori. Anche il regolamento delle penalizzazioni andrebbe modificato.
Detto ciò, qual è la soluzione? Secondo me è meglio dirigersi verso un cambiamento evolutivo graduale, piuttosto che applicare cambi radicali. E la mia scuderia, in questo, è aperta a qualsiasi dialogo”.